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CFWA_Agenzie Stampa 29.11.2016
BT: OFCOM CHIEDERA' SEPARAZIONE LEGALE OPENREACH

(MF-DJ) – L'Ofcom, l'autorita' britannica di vigilanza del settore delle telecomunicazioni, intende inviare a BT una richiesta formale di separazione legale della rete gestita da Openreach. La decisione, ha spiegato l'autorita', segue l'incapacita' del gruppo di fornire proposte su base volontaria per risolvere i dubbi sulla concorrenza. Pochi mesi fa l'Ofcom ha chiesto a BT di rendere il business della rete una societa' autonoma e distinta con un proprio consiglio di amministrazione ma non ha piu' fatto pressione per ottenere una piena separazione delle attivita'. La piena separazione e' sempre stata respinta da BT anche se il gruppo ha piu' volte promesso di apportare "significativi cambiamenti alla governance" di Openreach per includere la costituzione di un nuovo Cda e una maggior indipendenza decisionale. Il gruppo ha sempre escluso la separazione legale e non e' mai stata d'accordo con l'Ofcom sulla necessita' di dotare Openreach, per esempio, di una propria struttura di impiegati. Ofcom si sta al momento preparando a notificare alla Commissione Europea la sua intenzione di implementare un piano per chiedere la separazione legale di Openreach in modo da renderla piu' indipendente. "Durante questo processo, rimaniano aperti affiche' BT colmi il divario tra le nostre proposte e cio' che e' necessario per affrontare le nostre forti preoccupazioni sul fronte della concorrenza", ha affermato l'autorita', chiedendo che Openreach diventi una societa' autonoma con un Cda composto per lo piu' da consiglieri non esecutivi con un presidente non legato a BT. In tal modo, ha spiegato l'Ofcom, "Openreach avrebbe garantita una maggiore autonomia nel prendere decisioni su investimenti strategici, con il dovere di trattare tutti i suoi clienti in modo equo". BT non ha risposto direttamente alle richieste dell'autorita' ma ha nominato Mike McTighe quale presidente del business della rete. "Abbiamo promesso a luglio di creare un consiglio di amministrazione per Openreach e ora stiamo mantenendo quella promessa. "Rimango fiducioso che questa iniziativa significativa da parte di BT possa contribuire a sostenere un accordo normativo sostenibile, proporzionato e giusto che sia nell'interesse di tutto il paese", ha affermato il presidente di BT, Michael Rake.

WELFARE: CALENDA, E' ELEMENTO CRESCITA, NECESSARIO PIANO 4.0

(ANSA) – "Un Piano 4.0 per il welfare e' necessario". Lo ha detto il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, intervenendo ad un convegno sulla 'white economy'. "Bisogna farlo esattamente come un Piano industriale – ha aggiunto -. Siamo in una fase di transizione, il welfare diventa un elemento della crescita e dobbiamo fare" una serie di azioni, tra cui anche "fare deficit". "Oggi l'aspettativa dei cittadini sui servizi di welfare e' gigantesca e si dovrebbe iniziare a fare un ragionamento sul welfare che si basa su: sviluppo economico, cioe' percentuale di Pil aggiuntivo generato, e aspettative dei cittadini. E fare un Piano pluriennale – ha spiegato Calenda – in cui definire in maniera semplice quello che vogliamo fare nei prossimi 3-4 anni lanciando le prime azioni". "Il welfare e' una questione cruciale perche' c'e' la sensazione che comunque vadano le cose in un'economia incerta, da' un certo livello di stabilizzazione: e' quindi anche una questione politica", ha detto Calenda, aggiungendo inoltre che "il welfare e i servizi di welfare erogati dai privati sono un grandissimo generatore di crescita". Secondo il ministro, "se cominciamo a vedere il welfare" come generatore di opportunita', di occupazione e di ritorni, "il welfare diventa il modo di disegnare la crescita".  L'incidenza sul Pil della spesa italiana per il welfare "e' il linea" con l'Europa, ha spiegato il presidente dell'Istat Giorgio Alleva nel corso del convegno 'White economy: innovazione e crescita'. "In Italia e' la spesa per prestazioni sociali il 29,8% del Pil (a fronte del 28,8% dell'Europa) che equivale a 480 miliardi", ha detto Alleva, precisando che "nel corso della crisi la spesa pubblica per salute si e' fermata, ma la spesa delle famiglie e' continuata a crescere". In Italia, in particolare, "c'e' una componente rilevante di questo welfare che e' costituito dalla famiglia, la rete familiare", ha aggiunto. "Il settore della 'white economy' vale il 20% del Pil e occupa il 16% della forza lavoro: numeri che ne testimoniano l'importanza", ha evidenziato l'a.d. del Gruppo Unipol Carlo Cimbri, sottolineando che quello che lo Stato puo' fare e' di "avere una gestione e una programmazione di medio-lungo periodo: e' necessario passare da una gestione spot ad una programmazione vera, e questo vale per tutti i settori".

BOCCIA, INDUSTRIA 4.0 GRANDE OCCASIONE PER L'ITALIA

(ANSA) – "La politica economica rimetta la questione industriale all'attenzione del paese. Tanti paesi vogliono diventare industriali, come l'Inghilterra e la Francia, noi lo siamo, ma dobbiamo consolidare la nostra posizione". Lo ha detto il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, intervenendo a Riva del Garda al Assemblea generale di Confindustria Trento. "L'industria 4.0 – ha proseguito Boccia – e' la quarta rivoluzione industriale in un paese che e' il secondo paese manifatturiero in Europa, dopo la Germania. I mercati globali sono mercati di nicchia e i mercati di nicchia sono mercati per gli italiani. Si tratta di una grande occasione per l'industria italiana. Con l'industria 4.0 realizzeremo prodotti personalizzati in chiave industriale", ha concluso.

TLC: PE CHIEDE TETTO TARIFFE ROAMING ALL'INGROSSO PIU' BASSE 

(ANSA) – L'Europarlamento chiede tetti piu' bassi per le tariffe roaming all'ingrosso, ovvero quei costi che gli operatori Tlc applicano tra loro quando i propri consumatori usano telefono e dati all'estero. E' quanto deciso dagli eurodeputati della commissione industria del Parlamento Ue con 53 voti a favore, 5 contrari e 2 astensioni. Questi hanno fissato una soglia massima di 3 centesimi per le chiamate contro i 4 proposti dalla Commissione Ue, e un tetto discendente in modo graduale da 4 euro a 1 euro per gigabite, contro gli 0,0085 euro per megabite avanzato dalla Commissione (pari a 8,5 euro se calcolato in gigabite). Uguale invece il massimo proposto per gli sms, pari a 0,01 centesimi. Ora il Parlamento dovra' negoziare insieme a Consiglio e Commissione Ue per cercare di arrivare a un'intesa su una posizione condivisa.

TLC: PARLAMENTO EUROPEO, OK A PORTABILITA' CONTENUTI ONLINE

(ANSA) – Poter fruire anche quando si e' temporaneamente in viaggio in un altro Paese dell'Ue delle partite, dei film, della musica online per cui si paga un abbonamento nel proprio Paese di residenza: arriva il primo via libera del Parlamento europeo alla proposta presentata l'anno scorso dalla Commissione per l'ammodernamento del copyright sulla cosiddetta 'portabilita' dei contenuti online'. La commissione Affari legali del Parlamento europeo ha approvato all'unanimita' un rapporto a riguardo. Prossimo passo: l'avvio di un negoziato con il Consiglio per raggiungere un compromesso sulla proposta. La fornitura di contenuti online protetti da copyright e' ancora largamente caratterizzata da licenze di esclusiva su base territoriale. Con il risultato che un abbonamento stipulato ad esempio in Italia risulta totalmente inutile in un altro Paese dell'Unione. Una situazione che ora le nuove regole propongono di cambiare.
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