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Category "Monitoring"

TLC: SAWIRIS VUOLE SALVARE OI E PENSA A FUSIONE CON TIM PARTICIPACOES

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Il magnate egiziano Naguib Sawiris si rechera' in Brasile tra due settimane per convincere il governo del Paese sudamericano che la sua proposta e' la migliore opzione per il salvataggio di Oi, societa' di telecomunicazioni in amministrazione controllata. Oi e' gravata da un debito di 65,4 miliardi di reais e vede tra i principali creditori Bndes (banca pubblica collegata al ministero di Industria e Sviluppo), Banco do Brasil e Caixa. Il piano di Sawiris, spiegato dall'imprenditore al quotidiano Folha di Sao Paulo, prevede il risanamento della societa' in un anno e non esclude la fusione con Tim Participacoes, che fa capo all'italiana Telecom Italia. 'Se tutto va bene, si puo' pensare a una fusione con Tim', ha spiegato Sawiris, che pero' ha precisato che 'prima dobbiamo risanare Oi. Una questione alla volta'. 

DATA TRANSAZIONI FINANZIARIE CERTIFICATE DA FIBRA OTTICA

(ANSA) – Viaggera' sulle fibre ottiche il segnale che permettera' di certificare la data delle transazioni finanziarie. Il progetto prevede il collegamento da Torino al distretto finanziario di Milano e, se andra' avanti, "la Borsa italiana potrebbe essere la seconda, dopo quella di Londra, a vantare questo innovativo sistema di diffusione del tempo per gli operatori finanziari". Lo rileva l'Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (Inrim), che ha preparato il progetto sulla base delle richieste espresse dalla nuova Direttiva sui Mercati degli Strumenti Finanziari, MiFid II, dell'Autorita' Europea per la sicurezza e i mercati (Esma). La nuova normativa MiFid II prevede che le transazioni finanziarie debbano essere certificate da una datazione che abbia come riferimento l'orario ufficiale internazionale, ossia il Tempo Universale Coordinato (Utc). Il progetto, che l'Inrim prevede di presentare il 13 gennaio a Torino, prevede il collegamento alla scala di tempo Utc tramite fibra ottica. E' gia' stato collaudato un link funzionante tra Torino e il distretto finanziario di Milano, realizzato grazie all'infrastruttura della Regione Piemonte gestita dal consorzio TOP-IX. L'azienda Eolo, specializzata nei collegamenti internet a banda larga, ha fornito l'assistenza tecnica a Milano. Nel caso delle transazioni finanziarie, "la fibra assicura una datazione certa, riferibile al tempo Utc, dotata in tempo reale di un livello di accuratezza di poche decine di nanosecondi", rileva Davide Calonico, dell'Inrim. "A posteriori – ha aggiunto – e' addirittura possibile confrontare il timing di due transazioni al livello di un solo nanosecondo, cioe' del miliardesimo di secondo".

TELECOMUNICAZIONI: MINISTRO ALGERINO FERAOUN, ALGE’RIE TELECOM NON SARA’ PRIVATIZZATA

(Nova) – Il capitale della societa' di telecomunicazioni algerina Alge'rie Telecom non sara' privatizzato. Lo ha detto oggi Houda Imane Feraoun, ministro della Posta, delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Il ministro ha chiarito la privatizzazione di Alge'rie Telecom "non e' all'ordine del giorno", nel corso di un'intervista all'emittente radiofonica nazionale. La Feraoun ha spiegato che non e' necessario aprire il capitale di Alge'rie Telecom o di una della sue controllate "nonostante le richieste manifestate da alcuni operatori stranieri". Il progetto di legge che regolamenta il settore delle telecomunicazioni in Algeria, approvato alla fine di dicembre dal Consiglio dei ministri, ha di fatto messo fine al monopolio di Alge'rie Telecom su servizi di telefonia e reti internet nel paese nordafricano. 

 

Novità dall’Italia

AGCom

– Osservatorio sulle comunicazioni 2016: oltre 2 milioni di linee NGA; aumentano le SIM M2M Whatsapp cannibalizza SMS: -75% in 5 anni

– Determinazione degli obiettivi di qualità del Servizio Universale per l’anno 2017

– Proroga del termine previsto dalla del. 580/16/CONS per cessazione di condotte lesive poste in essere da Vodafone in caso di connessioni involontarie al servizio di segreteria telefonica

– Avvio attività di monitoraggio su sviluppo dei servizi di connettività a banda ultra larga retail e wholesale nelle aree oggetto di finanziamento con il modello ad incentivo

 

AGCM

– Consultazioni in materia di clausole vessatorie relative alle modifiche contrattuali nei confronti di Fastweb e Vodafone

– Indagine conoscitiva sul settore audiovisivo

– Pareri AGCM a bandi Consip “Reti locali per le PA” e “Fornitura in acquisto di tecnologie server e servizi connessi ed opzionali per le PA”

– PS10497 – Riduzione del rinnovo da 30 a 28 giorni, multa a Vodafone per un milione di euro

CONSIP

– Indetta la gara Telefonia mobile 7

 

MiSE

– Pubblicati i decreti per il riparto dei contributi 2015 alle tv locali

Telecom Italia Group

– INWIT: Calendario eventi societari 2017

 

AgID

– SPID: prosegue la diffusione del Sistema Pubblico di identità digitale

Novità dall'Italia

AGCOM

Osservatorio sulle comunicazioni 2016: oltre 2 milioni di linee NGA; aumentano le SIM M2M Whatsapp cannibalizza SMS: -75% in 5 anni

Gli accessi complessivi alla rete fissa a banda larga superano le 15,4 milioni di unità – con una crescita di 630mila unità su base annua – mentre le linee NGA (Next Generation Access) sono oltre due milioni (+720 mila dall’inizio dell’anno) soprattutto grazie alla crescita di Telecom e Vodafone.

Inoltre, secondo i dati dell’Osservatorio sulle comunicazioni pubblicati da Agcom, le linee broadband di velocità superiore ai 10 Mbit (quasi 7,5 milioni di unità) sono il 48,5% del totale, di cui il 12,8% è rappresentato da linee oltre i 30 Mbit. La quota di Telecom Italia è pari al 46%, con una flessione dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2015 rallentata però dal buon andamento degli accessi in fibra. Da rilevare invece la crescita di Vodafone (+0,5%) e di alcuni operatori Fixed Wireless Access (FWA) che mostrano una crescita complessiva dello 0,7%. Nel settore delle linee mobili, queste hanno registrato complessivamente su base annua un leggero aumento (+410mila linee), dovuto quasi esclusivamente ai MVNO (Mobile Virtual Network Operator).

Link: https://goo.gl/NTcU1o

Determinazione degli obiettivi di qualità del Servizio Universale per l’anno 2017

L’Autorità con Delibera 650/16/CONS fissa gli indicatori di qualità del servizio universale, i relativi obiettivi per l’anno 2017 e le modalità di comunicazione dei risultati raggiunti, che la società Telecom Italia S.p.A. è tenuta a rispettare.  I valori degli obiettivi di qualità del servizio universale per l’anno 2017 sono riportati nell’allegato A, che costituisce parte integrante della delibera.

L’Autorità, vista la proposta relativa agli obiettivi di qualità del servizio universale per l’anno 2017 presentata, in data 30 giugno 2016, dalla società Telecom Italia S.p.A., ha deliberato l’avvio del procedimento, relativo alla fissazione degli obiettivi di qualità per le imprese assoggettate ad obblighi di servizio universale per l’anno 2017” pubblicato in data 30 settembre 2016.

Considerato che, nel termine prescritto, nessun soggetto interessato, ad eccezione della Società Telecom Italia S.p.A., ha fatto pervenire all’Autorità documenti, memorie scritte, pareri o richieste di audizione sulla proposta dell’impresa designata, in relazione agli obiettivi di qualità del Servizio Universale per il 2017, ha ritenuto che tale circostanza induca a ipotizzare una generale soddisfazione degli attuali livelli di qualità erogati dal Servizio Universale, raggiunta attraverso un processo di progressivo miglioramento controllato costantemente dagli uffici competenti dell’Autorità, e che dunque non sussistano ragioni perché il livello di qualità generale del servizio, in relazione agli obiettivi da definire, subisca flessioni o incrementi, così evitando anche aggravi di costo per l’impresa incaricata della fornitura del Servizio Universale. In base a quanto premesso, l’IQG (indice di qualità globale) risultante dagli obiettivi 2017 proposti dall’Autorità indica un sostanziale mantenimento dei livelli di qualità globale del servizio universale conseguiti da Telecom Italia S.p.A.

Link: https://goo.gl/omexuN

AGCM

PS10497 – Riduzione del rinnovo da 30 a 28 giorni, multa a Vodafone per un milione di euro

Il procedimento concerne le pratiche commerciali poste in essere da Vodafone, rispettivamente nel settore dei servizi di telefonia mobile voce e/o dati e nel settore della telefonia fissa, nell’ambito delle due manovre di riduzione del periodo di rinnovo delle offerte di servizi di telefonia mobile voce e/o dati ricaricabile e in abbonamento nonché delle offerte in abbonamento di servizi di telefonia fissa realizzate a partire dal 13 marzo e dal 27 maggio 2016.

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha irrogato a Vodafone sanzioni per un totale di 1.000.000 euro per aver adottato pratiche commerciali scorrette nell’ambito di due manovre di riduzione da 30 a 28 giorni del periodo di rinnovo delle offerte di telefonia mobile e fissa.

Le pratiche sono state poste in essere nei confronti di specifici target di utenti:

– i sottoscrittori di offerte di telefonia mobile voce e/o dati in abbonamento abbinate alla vendita a rate di prodotti;

– i clienti di opzioni per la telefonia fissa rispetto alle quali è prevista una facilitazione sul costo di attivazione nonché di offerte Dual Pay per le quali è previsto un corrispettivo in caso di recesso anticipato.

L’Autorità ha accertato la scorrettezza delle condotte consistenti nell’aver modificato il periodo di rinnovo delle opzioni voce mobili abbinate alla vendita a rate di prodotti (smartphone, tablet ecc.) e delle opzioni della telefonia fissa caratterizzate dalla rateizzazione del costo di attivazione e, in alcuni casi, da un corrispettivo per recesso anticipato, prevedendo nel caso di esercizio del diritto di recesso l’addebito immediato delle rate residue del prodotto (offerte mobili ricaricabili) o del costo di attivazione (offerte telefonia fissa) nonché l’eventuale corrispettivo per il recesso anticipato (offerte mobili in abbonamento e offerta fissa Dual Pay).

L’Autorità ha rilevato inoltre che l’imposizione unilaterale del passaggio da 30 a 28 giorni del periodo di rinnovo ha comportato un aggravio economico per tutti i clienti. Le pratiche sono state dunque ritenute aggressive in quanto idonee a limitare la libertà di scelta rispetto all’esercizio del diritto di recesso dal contratto da parte di quei consumatori che non intendevano accettare le modifiche predisposte unilateralmente dalla società – diritto riconosciuto dalle norme di settore quale specifica tutela per il cliente a fronte di una variazione contrattuale imposta dall’altro contraente.

Peraltro, nel settore della telefonia mobile, la modifica del periodo di rinnovo è stata realizzata in un contesto di mercato e secondo tempistiche che, considerati nel loro complesso, limitavano la possibilità di poter reperire sul mercato offerte diverse e così incidevano sulla decisione dei clienti circa l’esercizio o meno del relativo diritto di recesso.

Link: https://goo.gl/SeZyg9

Consultazioni in materia di clausole vessatorie relative alle modifiche contrattuali nei confronti di Fastweb e Vodafone

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato due consultazioni in materia di clausole vessatorie nei confronti di Fastweb (caso CV/151) e Vodafone (caso CV/149). Costituiscono oggetto del procedimento le clausole contenute nelle Condizioni generali dei contratti per la telefonia fissa e mobile, limitatamente ai rapporti contrattuali tra l’impresa e i clienti consumatori, che regolamentano le modifiche contrattuali e le variazioni delle condizioni economiche, effettuate unilateralmente dall’operatore in fase di esecuzione del contratto.

In entrambi i casi i procedimenti riguardano le clausole relative alle modifiche contrattuali che le società si riservano di effettuare unilateralmente in fase di esecuzione del contratto nel rispetto dei diritti informativi e di recesso dei consumatori, previsti dall’art. 70 c.4 del Codice delle comunicazioni elettroniche (Dlgs 259/2003), con riferimento ai moduli contrattuali di telefonia fissa e mobile attualmente in uso.

A parere dell’AGCM le clausole descritte, in sé, e/o nel contesto dell’intero testo delle Condizioni generali, appaiono vessatorie ai sensi degli articoli 33, commi 1 e 2, lettera m), del Codice del Consumo in quanto tali da determinare, a carico del consumatore, un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto. I profili di vessatorietà rilevati sembrano permanere anche sulla base della lettura e dell’interpretazione delle clausole alla luce del contesto complessivo dell’intero contratto per adesione in cui sono inserite.

I soggetti interessati possono prendere parte alla consultazione per iscritto, inviando i propri contributi attraverso le casella di posta elettronica CV151@agcm.it e CV149@agcm.it dedicate alle consultazioni in oggetto.

Deadline: 27/01/2017

Link: https://goo.gl/b5bpJF ; https://goo.gl/7vFCli

 

Indagine conoscitiva sul settore audiovisivo

 

L’Autorità ha pubblicato il testo conclusivo dell’Indagine conoscitiva volta a verificare gli effetti sulle dinamiche concorrenziali e, conseguentemente, sui consumatori, del processo di evoluzione del settore audiovisivo, avviata con provvedimento del 10 febbraio 2010.

L’indagine ha analizzato le profonde trasformazioni legate alla progressiva digitalizzazione delle reti di trasmissione e all’emergere di nuove piattaforme trasmissive, che estendono lo scenario competitivo sin ora esistente.  Nel corso dei capitoli vengono analizzate le caratteristiche della filiera dei media televisivi e l’evoluzione che questa ha subito negli ultimi anni per effetto delle trasformazioni tecnologiche che hanno connotato il settore.

Riassumendo le principali criticità concorrenziali riscontrate nel corso dell’indagine conoscitiva, esse riguardano l’accesso agli input essenziali per gli operatori televisivi, vale a dire le piattaforme trasmissive ed i contenuti audiovisivi premium. In particolare, l’indagine conoscitiva ha evidenziato che: i) per quanto concerne il digitale terrestre, il grado di integrazione verticale tra operatori di rete e fornitori di servizi media è estremamente elevato;

ii) anche in assenza di legami di natura verticale, nel DTT si osserva un crescente utilizzo della gestione di tipo full service di alcuni multiplex di operatori non integrati verticalmente da parte di soggetti integrati;

iii) sebbene parte delle risorse frequenziali televisive terrestri (banda 700 MHz) saranno destinate alla banda larga mobile, non è stato ancora definito il processo di allocazione della capacità trasmissiva e le norme che regoleranno la fase di transizione, generando conseguentemente un elevato grado di incertezza per tutti gli stakeholder;

iv) tutt’oggi persiste un ritardo nella diffusione delle reti Internet a banda ultra larga che rallenta la penetrazione di Internet come piattaforma televisiva;

v) l’integrazione verticale e gli accordi di natura commerciale tra operatori di comunicazione elettronica e fornitori di servizi media audiovisivi presentano diverse criticità in merito ai possibili effetti di natura preclusiva e ai rischi di discriminazione che potrebbero ridurre il livello di concorrenzialità tanto dei mercati televisivi, quanto di quelli delle comunicazioni elettroniche;

vi) dal punto di vista dei contenuti, la prassi commerciale ha evidenziato un ampio uso di clausole contrattuali di esclusiva e holdback, che hanno l’effetto di ridurre il livello di concorrenzialità sia nell’acquisizione dei diritti audiovisivi che nei mercati finali.

Link: https://goo.gl/RTLl5V

 

Pareri AGCM a bandi Consip “Reti locali per le PA” e “Fornitura in acquisto di tecnologie server e servizi connessi ed opzionali per le PA”

 

Con riferimento alle richieste di parere formulate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze concernenti la documentazione di gara in merito alle procedure predisposte da Consip S.p.A.:

1) per la fornitura di prodotti e servizi per la realizzazione, manutenzione e gestione di reti locali per le Pubbliche Amministrazioni,

2) per la fornitura in acquisto di tecnologie server e servizi connessi ed opzionali per le Pubbliche Amministrazioni;

l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nelle adunanze del 9 e del 30 novembre 2016, ha ritenuto che le previsioni contenute nella documentazione siano sostanzialmente conformi agli orientamenti espressi da questa Autorità in materia di bandi di gara predisposti da Consip S.p.A.

L'Autorità si riserva di valutare gli esiti delle due gare, ove nel corso del suo svolgimento emergano elementi suscettibili di configurare illeciti anticoncorrenziali.

 

Link: https://goo.gl/RTLl5V

 

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Indetta la gara Telefonia mobile 7

Consip Spa ha indetto la nuova gara per l’affidamento dei servizi di Telefonia mobile per le pubbliche amministrazioni, giunta alla settima edizione. La gara non è suddivisa in lotti e ha una base d’asta pari a 125.000.000,00 euro IVA esclusa.

Il prezzo non è il solo criterio di aggiudicazione: è prevista la seguente ponderazione punteggio massimo tecnico 30 punti ed economico 70 punti.

Quantitativo massimo pari a n. 800.000 utenze

Luogo principale di esecuzione: intero territorio nazionale, presso le sedi e gli uffici delle Amministrazioni contraenti.

Deadline: 28/02/2017

Link: https://goo.gl/gVhaaQ

 

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Pubblicati i decreti per il riparto dei contributi 2015 alle tv locali

Sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 29 dicembre 2016 i due decreti del 6 dicembre 2016 con i quali vengono definiti i riparti regionali per lo stanziamento da destinare a sostegno delle emittenti televisive locali per l’anno 2015, con le modalità previste Legge 448/1998, art. 45, comma 3 (piano gestionale di pagamento 1 e 6).

Considerato che l'ammontare annuo dello stanziamento previsto dall'articolo 45, comma 3, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, e successive modificazioni ed integrazioni, è ripartito dal Ministero secondo bacini di utenza costituiti dalle regioni e dalle province autonome di Trento e Bolzano, di seguito denominati bacini d’utenza, in proporzione al fatturato realizzato nel triennio precedente dalle emittenti operanti nella medesima regione o provincia autonoma che abbiano chiesto di beneficiare delle misure di sostegno e che, nella predetta ripartizione, si dovrà dare particolare rilievo ai bacini di utenza ricompresi nelle aree economicamente depresse e con elevati indici di disoccupazione.

Link: https://goo.gl/Oaxi33

 

 

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INWIT: Calendario eventi societari 2017

Si riporta di seguito il calendario delle riunioni di approvazione dei resoconti finanziari per l’anno 2017, confermando per il medesimo esercizio la prassi di pubblicazione dei resoconti intermedi di gestione al 31 marzo e al 30 settembre, su base volontaria, in continuità di contenuto informativo e di termini di pubblicazione rispetto alla disciplina previgente:

– 31 gennaio  –  Consiglio di Amministrazione per l’approvazione dei dati preconsuntivi 2016 e del piano industriale 2017-2019

– 16 marzo  –  Consiglio di Amministrazione per l’approvazione del progetto di bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2016

– 20 aprile  – Assemblea per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016

– 28 aprile  –  Consiglio di Amministrazione per l’approvazione del resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2017

– 25 luglio  –  Consiglio di Amministrazione per l’approvazione della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2017

– 7 novembre  –  Consiglio di Amministrazione per l’approvazione del resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2017

Eventuali variazioni delle date sopra indicate saranno comunicate senza indugio.

Link: https://goo.gl/8cyMtG

AGID

SPID: prosegue la diffusione del Sistema Pubblico di identità digitale

Dal 22 dicembre anche tutti i servizi online del Comune di Roma sono accessibili tramite SPID. Prosegue quindi il percorso di progressiva diffusione del Sistema Pubblico di Identità Digitale: sono infatti 3720 le amministrazioni aderenti e 4273 i servizi disponibili.

Tra le amministrazioni locali la Regione Basilicata ha reso accessibili con SPID c.ca 10 servizi online (ad es. servizi di pagamento online, consultazione e compilazioni istanze), mentre – da novembre – la Regione Lombardia permette l’accesso al portale dei tributi, punto di accesso regionale alla situazione tributaria del cittadino. Hanno aderito al nuovo sistema di login anche una serie di comuni tra cui Firenze, Verona, Livorno, Empoli, Modena e Bari (insieme agli altri 25 comuni dell’Area Vasta).

Link: https://goo.gl/ydfQHb

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Si segnala:

 

Rassegna del 09/01/2017

·        Repubblica Affari&Finanza – Intervista a Tommaso Pompei – L'Enel e la banda larga, Pompei accelera "C'è Metroweb, presto 9,5 milioni di utenti"

·        Repubblica Affari&Finanza – Of: ecco il primo cda in attesa delle mosse di F2i

·        Repubblica Affari&Finanza – L'analisi – Con la fibra il mercato riparte le Telco pronte alla battaglia aspettano lo sbarco di Niel

·        Corriere della Sera   Noi, gli inventori del futuro – (all.2)

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Si segnala:

 

Rassegna del 07/01/2017

·        Sole 24 Ore – Mediaset all'Agcom: bloccare la quota Vivendi

·        Sole 24 Ore Plus – EI Towers e Rai Way, continua la crescita

·        Sole 24 Ore – Analisi – Comunicazioni elettroniche, il rebus – Telecom e le comunicazioni elettroniche

·        Milano Finanza – Il maggiordomo digitale è Ue

·        Tribune – TDF vuole diventare un operatore di fibre ottiche nelle aree di campagna

·        Io Donna – Int. A Todini Luisa: Ho creato le "Poste Sociali" – (all.2)

·        Sole 24 Ore – Mezzogiorno, nel 2017 dai patti spesa per 1,1 miliardi in ambiente e infrastrutture – (all.2)


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FIRENZE: A DICOMANO ARRIVA LA RETE IN FIBRA OTTICA DI TIM

(AdnKronos) – Firenze, 5 gen – Sta diventando realtà grazie all'accordo siglato tra Tim e Amministrazione comunale la realizzazione della rete in fibra ottica a Dicomano (Firenze), con l'obiettivo di rendere disponibili servizi innovativi a cittadini e imprese grazie proprio alla rete internet super-veloce. Il programma di copertura del territorio del comune di Dicomano prevede entro il prossimo mese di marzo di raggiungere la gran parte della popolazione, grazie alla posa di oltre 2 chilometri di cavi in fibra ottica, che collegano 7 armadi stradali alle rispettive centrali. Per la posa dei cavi verranno utilizzate le infrastrutture esistenti sia di proprietà di Tim sia pubbliche, in accordo con l'Amministrazione, come ad esempio quella per la pubblica illuminazione. In caso di scavi, saranno utilizzate tecniche e strumentazioni innovative a basso impatto ambientale che minimizzano i tempi di intervento, l'area occupata dal cantiere, l'effrazione del suolo, il materiale asportato, il deterioramento della pavimentazione e, conseguentemente, i ripristini stradali. I lavori sono stati avviati in diverse zone della cittadina: in particolare sono già in corso di realizzazione in via Dante Alighieri, in Piazza della Repubblica e in via Garibaldi. Entro aprile, famiglie e imprese di DICOMANO potranno cominciare a usufruire di connessioni con velocità fino a 100 Megabit al secondo, che miglioreranno nettamente l'esperienza della navigazione in rete da casa o dall'azienda, abilitando nuovi servizi. Con la fibra sarà possibile accedere a contenuti anche in hd, giocare on line in modalità multiplayer in alta qualità e contemporaneamente fruire di contenuti multimediali su smartphone, tablet e smart tv. Le imprese invece potranno accedere a soluzioni professionali evolute sfruttandone al meglio le potenzialità, dalla telepresenza alla videosorveglianza. Un passaggio importante che apre nuove possibilità per i settori sia pubblici che privati in tematiche come la sicurezza, il monitoraggio del territorio o l'info mobilità. Tutte nuove possibilità per un territorio comunale smart e 3.0. Il sindaco Stefano Passiatore si è detto soddisfatto dell'accordo con Tim, che permetterà alla società di telecomunicazioni di portare a DICOMANO una rete di nuova generazione: ''La banda ultralarga è un elemento essenziale per lo sviluppo, per consentire a cittadini e imprese di accedere a servizi all'avanguardia. Con questo intervento facciamo un passo in avanti nel diritto alla cittadinanza digitale dei nostri cittadini''. Ha inoltre commentato il sindaco: ''La banda ultralarga non rappresenta più un optional per i nostri cittadini, ma un vero e proprio strumento per avere gli stessi diritti di chi abita nei grandi centri urbani".'Anche DICOMANO entra nella lista delle località scelte da Tim per la realizzazione della nuova rete in fibra ottica – ha dichiarato Stefano Bartoloni , responsabile Access Operations Toscana Est di Tim – questa moderna infrastruttura di rete consentirà ai cittadini e alle imprese di usufruire di servizi innovativi in grado di contribuire allo sviluppo dell'economia locale e alla sempre maggiore efficienza dei servizi urbani, ad esempio nel campo dell'infomobilità e in quello della sicurezza. Si tratta di un importante risultato reso possibile grazie agli importanti investimenti programmati da Tim e alla collaborazione con l'Amministrazione Comunale, fattori che consentiranno di realizzare rapidamente le attività di scavo e di posa minimizzando sia i tempi d'intervento sia i relativi costi e l'impatto sulla città''.

TELECOM: ASATI CHIEDE SPIEGAZIONI SU CONTRATTO HAVAS E INCONTRO IN USA

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Milano, 04 gen – Asati attraverso una missiva indirizzata agli organi sociali diTelecom Italia e a Consob chiede spiegazioni "sul contratto di pubblicita' tra Tim e la societa' Havas, per una cifra compresa tra 80 e 100 milioni di euro, e sull'incontro preannunciato tra Tim e investitori americani, che avverra' nel grattacielo della Bank of America Merrill Lynch, a New York". Per quanto riguarda l'assegnazione del contratto ad Havas, Asati chiede se sono state rispettare le procedure relative alle parti correlate visto che il vicepresidente di Tim e' il Ceo di Vivendi. Inoltre, Asati fa notare che Havas e' controllata da Vivendi e che il suo Ceo e' Yannik Bollore', figlio di Vincent Bollore'.

DIGITALE, GOVERNO LAVORA A DECRETO PER PASSARE DALLA CARTA AI FILE 

(Public Policy) – Roma, 4 gen – Il ministero della Pubblica amministrazione lavora a una decreto attuativo per aumentare la digitalizzazione delle amministrazioni statali e locali e per completare il passaggio dalla carta ai documenti informatici. A quanto si apprende, il ministero di Marianna Madia, che sta scrivendo il testo insieme al nuovo commissario al DIGITALE Diego Piacentini, concluderà il testo nei prossimi mesi. Il provvedimento è attuativo del Codice dell'amministrazione DIGITALE, modificato dal Governo Renzi con la riforma P.a. Il testo conterrà le regole tecniche che le amministrazioni dovranno rispettare per tra transizione al DIGITALE. Innanzitutto, viene previsto l'utilizzo di software open source condivisi tra più uffici pubblici (tramite la divulgazione del cosiddetto "codice sorgente") e la nomina di dirigenti responsabili della svolta al DIGITALE. Le regole riguarderanno anche i micro pagamenti alle Pa, come multe e bollette, potranno avvenire tramite addebito sul conto telefonico. Con la riforma dovrebbe trovare applicazione anche il domicilio DIGITALE, rimasto solo su carta per molti anni: con un indirizzo email si potrà comunicare con le diverse amministrazioni. Con la riforma verranno rilanciati anche il timbro elettronico e la firma DIGITALE, e cesserà l'obbligo di conservare i documenti. Lo stesso decreto ministeriale conterrà una nuova scadenza per l'attuazione del cosiddetto piano "zero carta". Quest'ultimo doveva entrare a regime a metà agosto, ma il Governo ha deciso di rinviare di alcuni mesi la scadenza per le amministrazioni che non erano riuscite a mettersi in regola. Per le amministrazione pronte, però, è rimasta la facoltà di andare avanti con il passaggio

BORSA: MEDIASET IN CALO, NATIXIS LANCIA IPOTESI SPARTIZIONE VIVENDI-FININVEST

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Milano, 03 gen – Seduta di prese di beneficio ma con volumi di scambio che tornano a farsi significativi per Mediaset: il titolo ha viaggiato in controtendenza per tutta la seduta accusando in chiusura un calo dell'1,2% mentre sono passati di mano 20 milioni di azioni (l'1,7% del capitale). In questa fase di transizione, tra l'improvvisa scalata pre-natalizia di Vivendi e lo stallo dovuto al fatto che sia i francesi sia Fininvest si trovano a detenere "quote limite" di titoli oltre alle quali scatterebbe l'offerta obbligatoria, gli analisti delle case di investimento principali sembrano poco inclini a credere a un'opa ostile in arrivo da Parigi ma sono anche titubanti sull'ipotesi che il nuovo socio voglia andare alla prova di forza in assemblea per ottenere una rappresentanza in cda. In attesa di capire anche quali potranno essere le strategie industriali di Mediaset sia sulla tv in chiaro sia sulla pay, visto che tra qualche settimana dovrebbero essere presentate le linee guida triennali, prendono piede le valutazioni di una separazione delle attivita' attualmente in capo a Mediaset sia – come sottolinea Mediobanca Securities – in un'ottica di ridurre l'incidenza di Cologno Monzese nel Sistema integrato delle comunicazioni (ad esempio con la cessione di Premium) in modo da superare gli ostacoli di concentrazione nel caso di un asse Vivendi-Mediaset sia – come tratteggia uno scenario degli analisti di Natixis – nell'ottica di trovare un equilibrio tra le mire francesi e l'interesse di Fininvest. In questo senso gli analisti Jerome Bodin e Pavel Govciyan di Natixis, ipotizzano un riassetto di Mediaset che passi da una doppia opa amichevole, sulla capogruppo e sulla controllata Mediaset Espana, e che porti successivamente a separare le attivita' della tv in chiaro in Italia e in Spagna da quelle di pay-tv e di produzione televisiva. In sostanza, dopo le due opa a Milano e Madrid, Vivendi terrebbe per se' il 100% di Premium e il 100% delle attivita' di produzione televisiva come Medusa e Taodue mentre la tv in chiaro finirebbe in un veicolo controllato al 51% da Fininvest e al 49% da Vivendi. Questo riassetto avrebbe come corollario un'opzione "call" che permetterebbe ai francesi di assumere il controllo anche di queste attivita' entro 3-5 anni consentendo a Fininvest di entrare nell'azionariato del gruppo francese come secondo socio alle spalle di Vincent Bollore'. Questo scenario complesso avrebbe, secondo Natixis, due vantaggi: 'Consentirebbe in primo luogo alla famiglia Berlusconi di gestire le attivita' televisive in chiaro per diversi anni' permettendo a Fininvest di mantenere il controllo del core business, di aumentarne la presenza internazionale (per esempio assorbendo anche la free to air di Vivendi) e allo stesso tempo di testare la collaborazione con i francesi mantenendo comunque la via di uscita della cessione; il secondo vantaggio sarebbe quello di limitare il rischio regolatorio costituito dalle norme in materia di concentrazione tra tlc e tv su cui l'Agcom ha aperto un'istruttoria. Tutto il riassetto immaginato dagli analisti francesi rappresenterebbe per Vivendi un investimento da 2,8 miliardi di euro considerando due opa con un premio del 10% rispetto livelli attuali di Mediaset e Mediaset Espana, la cessione a Fininvest del 51% delle attivita' di tv in chiaro e la posizione finanziaria netta di Mediaset. L'attesa per le prossime mosse di Vivendi e del suo numero uno Vincent Bollore' e' molto forte anche in Francia e su piu' fronti. 'Il 2017 anno decisivo' per il finanziere ed industriale bretone e il gruppo dei media, titola oggi 'Les Echos', ricordando i tanti i capitoli aperti di cui si attende l'evoluzione (senza pero' fare alcuna menzione di Telecom Italia, di cui Vivendi e' primo azionista con il 24%). Mediaset e' 'il dossier piu' caldo' e l'interrogativo e' 'se Vivendi voglia prendere il controllo del gruppo o spingere la famiglia di Silvio Berlusconi ad allearsi su nuove basi'. Una risposta sara' 'probabilmente rapida' visto che nel frattempo la situazione di Mediaset Premium peggiora. C'e' poi la vicenda Ubisoft, il produttore di videogiochi di cui Vivendi detiene il 25% in contrasto con la famiglia fondatrice, i Guillemot. Un'Opa in questo caso costerebbe piu' cara di quella lanciata con successo sull'altro gioiello dei Guillemot nel 2016, Gameloft, visto che Ubisoft capitalizza 3,8 miliardi. Un'altro ipotesi che tiene banco e' quella del matrimonio tra Vivendi e Havas che Bollore' controlla al 60%. Ma l'operazione 'clou' – su cui da tempo si esercitano le voci – sarebbe un'alleanza con Orange, con l'entrata dell'operatore telefonico nel capitale di Canal Plus. Oppure, secondo altre congetture piu' ardite, Vivendi potrebbe essere venduto a Orange, facendo diventare Bollore' azionista di riferimento del gruppo di tlc. Secondo alcuni – scrive 'Les Echos' – Bollore' potrebbe approfittare del periodo di incertezza per le elezioni presidenziali in Francia per giocare le sue carte. Oppure – e' la conclusione dell'articolo – Bollore' potrebbe battere in ritirata su tutto il fronte intascando ricche plusvalenze. Nel qual caso non mancheranno di tornare a galla le accuse secondo cui Bollore' piu' che a costruire un impero nei media europei ha come obiettivo quello di massimizzare il suo patrimonio ed assicurane la trasmissione ai figli.

TELECOM: AL CDA AUTORIZZAZIONE PER BOND FINO A 6 MILIARDI

(ANSA) – MILANO, 3 GEN – Telecom rinnova l'autorizzazione ad emettere bond, con termine al 28 febbraio 2018, fino a 3 miliardi di euro. Lo ha deciso, emerge dal verbale della riunione, il cda nell'ultima riunione del 16 dicembre. Il cda ha anche deliberato di autorizzare (dopo aver revocato la precedente autorizzazione) l'emissione di prestiti obbligazionari non convertibili per altri 3 miliardi di dollari.

TELECOM: CON LUXOTTICA TRA I TOP 10 SU CUI PUNTA VOFA MERRILL

(ANSA) – MILANO, 3 GEN – Telecom e Luxottica sono i soli due titoli italiani tra i 'top 10' in Europa su cui puntano gli analisti di Bofa Merrill Lynch per il primo trimestre 2017. La banca d'affari americana ha messo Telecom nel mirino scommettendo "su una crescita dell'ebitda grazie alla ristrutturazione in corso nel business domestico". Sul fronte industriale poi gli analisti vedono nella qualita' della rete di Telecom il suo punto di forza e "un'importante barriera alla potenziale discesa dei prezzi in caso di lancio aggressivo di Iliad". L'analista nel suo report e' positivo anche sul Brasile dove vede un potenziale di recupero in uno scenario macroeconomico piu' stabile. Non ultimo dal nuovo piano, il primo firmato da Flavio Cattaneo, Bofa Merrill Lynch si attende "un rialzo nei target di razionalizzazione dei costi e del capex accanto ad una visione piu' ottimistica di medio termine di crescita e di una potenziale riduzione dell'indebitamento".

CALENDA: “RETE GRANDI IMPRESE A TUTELA ASSET STRATEGICI” 

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 02 gen – "Dobbiamo metterci in sicurezza con un piano straordinario, ragionare come sistema Paese, tutelare in modo piu' netto gli interessi nazionali, avviare una vera politica di inclusione sociale per contrastare il populismo. Anche prendendoci tutti gli spazi di bilancio che servono". Lo afferma in un'intervista al Corriere della Sera il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. "Dobbiamo ricostruire una rete fatta di grandi aziende, pubbliche e private, e di istituzioni finanziarie capaci di muoversi all'occorrenza in modo coordinato, tra di loro e insieme al governo. Questo – prosegue Calenda – non vuol dire limitare gli spazi di mercato ma essere in grado di reagire quando viene distorto o manipolato, anche con regole scritte ad hoc, per indebolire il nostro tessuto economico"."Nella maggior parte dei casi – spiega Calenda nell'intervista al Corriere della Sera – gli investimenti esteri portano crescita ma dovremo comunque essere pronti a una tutela piu' assertiva degli interessi e degli asset economici nazionali strategici nei confronti dei partner, anche europei, che spesso usano in modo piu' coordinato e aggressivo di noi il sistema Paese. Entriamo in una stagione dove il nazionalismo economico si rafforzera' in tutto il mondo. Non dobbiamo abbracciarlo ma neanche essere impreparati ad affrontarlo". Un'allusione al caso Mediaset-Vivendi o alle ostilita' tedesche sul piano per Monte Paschi? "Su Mediaset – risponde Calenda – abbiamo deciso di operare con la moral suasion, non ci sono piaciute le modalita' dell'operazione. Se l'obiettivo e' quello di paralizzare la governance dell'azienda e' un problema. Vediamo cosa diranno la Consob e l'Autorita' sulle comunicazioni. Il caso Monte Paschi e' diverso. La Germania ha usato 241 miliardi di euro per ricapitalizzare le sue banche, e ora protesta per un'operazione che rispetta totalmente le regole, mente blocca il completamento dell'Unione bancaria".

WIND TRE: IBARRA, COMINCIA UNA GRANDE SFIDA DI MERCATO 

(ANSA) – MILANO, 2 GEN – Wind Tre, nata dalla fusione di H3G e Wind Telecomunicazioni e' operativa dal 31 dicembre. "Comincia una grande sfida di mercato, un'importante fase di sviluppo per l'economia digitale nel nostro Paese: vogliamo essere leader nella relazione con i clienti grazie alla qualita' delle nostre infrastrutture, alla trasparenza delle nostre offerte e alla passione delle nostre persone" commenta il ceo Maximo Ibarra forte di 31 milioni di clienti e 2,7 milioni nel fisso. Wind Tre e' ora impegnata a realizzare importanti efficienze, ricorda una nota, e investira', nei prossimi anni, 7 miliardi di euro in infrastrutture digitali. L'azienda ha inoltre "l'obiettivo di diventare un player di riferimento nell'integrazione fisso-mobile e nello sviluppo delle reti in fibra di nuova generazione grazie anche all'accordo con Enel Open Fiber per la realizzazione della rete in banda ultralarga in Italia". 

TLC: CONSEGNA CHIAVI BRENNERCOM-INFRANET

(ANSA) – BOLZANO, 2 GEN – Dopo la chiusura positiva delle trattative nell'autunno 2016, da oggi si apre un nuovo capitolo. Un ramo della Brennercom – informa una nota – e' stato scorporato e consegnato alla nuova societa' Infranet Spa. Si tratta dell'intera rete in fibra ottica, dei locali dove sono ubicati gli uffici e di un pagamento in contanti di Euro 7,5 milioni. In piu', sono passati dalla Brennercom alla Infranet anche 17 collaboratori altamente qualificati che continueranno ad avere un posto di lavoro interessante e sicuro. Alla Brennercom sono rimasti la rete radiofonica, il datacenter, tutti i clienti e rispettivi contratti come anche le societa' affiliate. La sede delle due societa' rimane in via Pacinotti a Bolzano. "Gia' in questa fase delicata abbiamo potuto constatare che lavoriamo bene assieme. Sono sicuro che possiamo costruire su questo e completarci vicendevolmente in futuro", commenta Ferdinand Willeit, Presidente della Brennercom. "Tutti gli accordi sono stati rispettati e molti dettagli chiariti senza problemi", conferma Philipp Moser.

TELECOM: JP MORGAN ACCRESCE DIRITTI DI VOTO, SOPRA IL 2% 

(ANSA) – MILANO, 2 GEN – Jp Morgan ha aumentato i suoi diritti di voto in Telecom portandoli al 2,071 per cento. La banca americana ha inoltre una quota solo potenziale pari al 3,525% che porta la sua posizione aggregata complessivamente al 6,091 per cento. La partecipazione e' stata dichiarata alla Consob il 23 dicembre, facendo riferimento ad operazioni datate 16 dicembre. Nel dettaglio attraverso due societa' controllate detiene i diritti di voto riferibili ad azioni, attraverso una controllata detiene una partecipazione potenziale del 2,116%, altre posizioni lunghe con regolamento fisico per l'1,274% e posizioni lunghe con regolamento in contanti per lo 0,135 per cento. A novembre aveva invece una posizione aggregata pari al 7,538% fatta dello 0,81% di diritti di voto e per il 6,99% costituita dalla partecipazione solo potenziale del contratto di total equity return swap, con cui Telefonica ha 'parcheggiato' la quota in Telecom messa al servizio del prestito convertendo con cui e' uscita dall'azionariato del gruppo italiano.

P.A.: 509 SEDI TRENTINE COLLEGATE IN FIBRA OTTICA NEL 2016

(ANSA) – TRENTO, 2 GEN – A fine 2016 erano 509 le sedi della pubblica amministrazione trentina collegate direttamente in fibra ottica, con un incremento di 188 sedi rispetto al 2015. Il risultato – sottolinea la Provincia – e' stato ottenuto in seguito all'attuazione delle azioni strategiche indicate nel piano triennale 2016-2018 di Trentino Network approvato dalla Giunta provinciale nell'ottobre scorso. In particolare, delle 188 sedi, 86 sono comunali, 42 scolastiche, 19 biblioteche e le rimanenti fanno riferimento a sedi di protezione civile, uffici dell'agenzia del lavoro, comunita' di valle e catasto. "L'obiettivo che ci ha dato la Provincia per il 2017 e' ancora piu' sfidante, ossia di potenziare anche le utenze collegate in rete radio con oltre 50 Megabit per secondo e portare 1 Gigabit alle principali sedi della pubblica amministrazione, come gia' avviene per gli ospedali e per i data center pubblici", afferma il presidente di Trentino Network, Alessandro Zorer.

Oggi si segnala:

·        Repubblica – E Bolloré finisce al verde dopo le ultime scorribande

·        Italia Oggi – Chessidice in viale dell'editoria – Ei Towers, con riassetto Mediaset possibile operazione con Rai Way

·        Mf – Contrarian – Se Wind 3 diventa un bene per Telecom

·        Corriere della Sera – Intervista a Carlo Barlocco – Barlocco: la svolta digitale? Non è più questione d'età così l'internet delle cose

·        Repubblica – "Grazie all'intelligenza artificiale parleremo con la nostra casa"

·        Sole 24 Ore – Appalti 2016: frenata, poi ripresa – (all.2)

·        Stampa – La cassaforte di Stato e 40 poltrone in ballo. In borsa a condurre le danze è il Tesoro – (all.2)

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Oggi si segnala:

·        Il Sole 24 Ore – L'incrocio media-tlc e le leggi da riscrivere in Italia

·        Il Sole 24 Ore  – Mediaset-Vivendi fondi in manovra – Mediaset, fondi in manovra nello scontro con i francesi ed il gruppo "duplica" il piano

·        Corriere della sera – Bolloré e l'Opa amichevole. Il piano di Natixis su Mediaset

·        Milano Finanza – Contrarian – Natixis, la banca amica di Bolloré, lancia compromesso su Mediaset

·        Italia Oggi – Internet, il gestore è responsabile

·        La Stampa – Bufale, insulti e pagelle sulle libertà di stampa. La lunga crociata di Beppe Grillo contro i mass media

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Oggi si segnala:

·        Corriere della Sera – Al via Wind Tre: investirà 7 miliardi in infrastrutture per sviluppo digitale

·        Stampa – Wind Tre nuovo leader dei cellulari

·        Sole 24 Ore – Mediaset e la battaglia per il 51%

·        Stampa – Diritti di voto Telecom a Jp Morgan il 2,071%

·        Sole 24 Ore – Il «soft power» del governo sulla partita media

·        Repubblica – 2017, le 10 invenzioni per entrare nel futuro

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