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CFWA_Agenzie Stampa 17.11.2016
TLC: CELLNEX CERCA ACCORDO CON ILIAD IN ITALIA E FRANCIA

(ANSA) – Cellnex tende la mano a Iliad in Italia e in Francia. "Siamo nella posizione migliore per raggiungere una partnership a lungo termine con Iliad in Italia perche' abbiamo una copertura a livello nazionale" cosi' come lo spazio sufficiente sulla rete da assegnare a clienti terzi e nessuna restrizioni verso altri operatori, spiega alla Bloomberg l'ad di Cellnex Tobias Martinez che ieri e' intervenuto alla Morgan Stanley TMT Conference di Barcellona. 

INDUSTRIA 4.0: SERRACHIANI, QUI FABBRICA DIGITALE DAL 2011

(ANSA) – ''Questo e' un modello di fabbrica digitale nata nel 2011, ben prima di tutte le considerazioni che oggi facciamo". Lo ha dichiarato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, a margine della visita del Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda alla Lean Experience Factory di San Vito al Tagliamento. "E' un pezzo importante del DIH di cui parla anche Industria 4.0 – ha aggiunto Serracchiani – che per quanto riguarda il FVG avra' un ambito regionale mettendo insieme il sistema delle Universita', l'Area di ricerca di Trieste e tutti i Poli Tecnologici, un lavoro di rete importante e impegnativo che ci consentira' di renderci utili, interessanti se non indispensabili in tutto il contesto del Nordest – ha concluso – ma anche attrattivi per il sistema internazionale".

SPACEX, 4MILA SATELLITI PER INTERNET DALLO SPAZIO

(ANSA) – SpaceX, l'azienda aerospaziale di Elon Musk, vuol mettere in orbita piu' di 4mila satelliti con cui fornire connessioni internet ad alta velocita' in tutto il globo. La compagnia ha chiesto al governo Usa l'autorizzazione a creare una rete di 4.425 satelliti, il triplo di quelli che attualmente orbitano intorno alla Terra. Il progetto, illustrato in un documento inviato alla Federal Communications Commission statunitense, era stato svelato agli inizi del 2015 dallo stesso Musk, che aveva stimato il costo dell'operazione in 10 miliardi di dollari. Tra gli investitori figurano Google e Fidelity, che insieme hanno contribuito per un miliardo. Stando al documento, i satelliti dovrebbero pesare 386 chilogrammi e orbitare a un'altitudine di circa 1.200 metri. In una prima fase, di cui non sono noti i tempi, il lancio riguarderebbe circa 800 satelliti. Il sistema, si legge, "e' progettato per fornire una vasta gamma di servizi di comunicazione per utenti residenziali, commerciali, istituzionali, governativi e professionali in tutto il mondo". Obiettivo e' fornire connessioni dalla velocita' di 1 Gigabit al secondo per utente.

ITALIA-CINA: HUAWEI APRIPISTA PER LO SBARCO IN SARDEGNA

(AGI) – La Sardegna si e' presentata al presidente cinese, Xi Jinping, nella sua visita informale a Cagliari, come terra di tradizioni, di artigianato e di prodotti tipici ma anche come meta per l'innovazione in arrivo dalla Cina, e piu' precisamente dal colosso Huawei, che intende aprire a Pula un polo di sviluppo delle 'smart cities', con progetti che valgono 20 milioni di euro. La breve visita del presidente cinese, che era accompagnato dalla moglie Peng Liyuan e da una folta delegazione di ministri, funzionari e giornalisti, e' stato un momento importante per l'isola, che si e' vista, anche se solo per pochi istanti proiettata sugli schermi della televisione cinese e associata al nome del presidente. La visita di Xi, che mercoledi' sera ha cenato con il premier Matteo Renzi in un resort di Pula, e' stata "un'operazione di marketing, involontariamente si intende, straordinaria", l'ha definita il presidente della regione Sardegna, Francesco Pigliaru, che  punta ad attrarre sull'isola i turisti cinesi. Il flusso e' in crescita e lo scorso anno sono stati, in tutta Italia, 1,3 milioni, complice anche l'Esposizione Universale di Milano, dove Pechino era presente con tre padiglioni. Una speranza condivisa ed espressa durante la visita al sito archeologico di Nora anche dallo stesso Xi, che ha augurato a Pigliaru di vedere molti turisti cinesi sull'isola. I cinesi sono anche molto interessati ai prodotti agroalimentari della Sardegna. Per l'assessore della Agricoltura Elisabetta Falchi, "la visita di Xi e' stata una grande occasione per il nostro agroalimentare, per il quale la Cina e' un mercato in grande espansione". La sarda Alimenta esporta in Cina il latte ovino grazie a un accordo Blue River, il gigante cinese del settore. – CON HUAWEI NASCE UNA SEDE HI-TECH A PULA "In una mano la natura e nell'altra la tecnologia": cosi' il presidente cinese, Xi Jinping, ieri, davanti a un mosaico romano, durante la visita al sito archeologico di Nora, a pochi chilometri di distanza da dove sorge il parco tecnologico che ospitera' il centro di ricerca CRS4 (Centro di Ricerca, Sviluppo in Sardegna) con il quale il 15 marzo scorso il colosso cinese delle telecomunicazioni Huawei ha stretto un accordo da 20 milioni di euro per la ricerca comune su "smart and safe city" (citta' piu' sicure e intelligenti). Come partner in questa operazione, il colosso asiatico sono, oltre a CRS4, e' affiancato dalla Regione Sardegna: insieme, hanno finanziato la creazione di un laboratorio all'interno del Parco Tecnologico di Pula, che sara' operativo entro dicembre e che punta allo sviluppo di progetti di ricerca sulle Smart Cities.  Il nuovo centro di ricerca fara' della Sardegna territorio di sperimentazione su vari fronti: "Huawei offrira' tutta la sua esperienza e le sue tecnologie di ultima generazione in ambito LTE e stimolera' lo sviluppo di nuove soluzioni, tra cui il 5G", aveva detto a marzo l'amministratore delegato di Huawei Italia, Edward Chan. " La collaborazione con la Regione Sardegna e con il CRS4 conferma la nostra intenzione di investire ancora in Italia – aveva aggiunto – e contribuire al suo sviluppo attraverso ambiziosi progetti di ricerca in ambito ICT".Il nuovo polo investira' nei progetti di ricerca Smart & Safe City, in linea con gli obiettivi prefissati da Horizon 2020, dal Framework Programme for Research and Innovation della Unione Europea e dal programma di sviluppo regionale della Regione Sardegna denominato Smart Specialization Strategy (S3). con attenzione alla creazione di un ecosistema tecnologico solido e al consolidamento delle competenze locali. Huawei, leader globale per la fornitura di soluzioni di Information and Communication Technology, punta nei prossimi cinque anni a diventare il maggiore produttore al mondo di smartphone con una quota di mercato del 25%. Oggi Huawei e' al terzo posto, con una quota del 7% (copre 170 paesi), dietro Samsung (20,5%) e Apple (10,9%). Con un esercito di 170.000 dipendenti – 9.900 dipendenti in Europa, di cui 1.200 impegnati nei laboratori di Ricerca & Sviluppo – la missione della multinazionale e' di creare un mondo sempre piu' connesso, ponendosi come abilitatore innovativo della societa' dell'informazione e collaborando con l'ecosistema industriale. Huawei vuole creare valore aggiunto agli operatori di telecomunicazioni, imprese e consumatori, fornendo soluzioni e servizi competitivi. Opera in 18 siti di ricerca, distribuiti in 8 paesi europei (Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Svezia e Regno Unito), e gestisce numerosi centri d'innovazione congiunti in collaborazione con i piu' importanti partner del settore ICT. 

ITALIA AVANTI SU TECNOLOGIE IoT MA COMPETENZE DIGITALI LIMITATE

(askanews) – L'Italia dimostra di essere avanti rispetto all'Europa sull'adozione di servizi di cloud computing mediamente o altamente sofisticati, con il 20% delle imprese che utilizzano tali tecnologie contro una media Ue dell'11%. Tuttavia, il Paese è ancora lontano dal poter attuare la quarta rivoluzione industriale, collocandosi al 20esimo posto della classifica europea soprattutto a causa delle competenze digitali ancora limitate, che frenano il cambiamento. Sono i dati che emergono dal rapporto dell'Istituto per la Competitività I-Com "La rivoluzione dell'Internet delle cose e del 5G: industria 4.0, efficienza energetica e ehealth". Lo studio si pone l'obiettivo di descrivere le opportunità, a livello nazionale ed europeo, legate alla diffusione dell'Internet of Things (IoT) nei settori manifatturiero, energetico e nel campo della salute e i benefici dovuti all'implementazione del 5G. In particolare, il think tank europeo, con sede a Roma e a Bruxelles, ha elaborato un indice sul grado di preparazione degli Stati membri all'industria 4.0, tenendo conto di diverse variabili inerenti all'adozione delle tecnologie abilitanti, alle infrastrutture di Tlc e alle competenze digitali. Dai dati di I-Com emerge che i Paesi del Nord Europa, ovvero Svezia, Danimarca, Germania, Belgio, Finlandia e Paesi Bassi, si classificano ai primi sei posti della graduatoria Ue, presentando condizioni adeguate per poter scommettere sulla quarta rivoluzione industriale. "L'Italia, invece, si trova in 20esima posizione, a causa soprattutto della scarsa connettività e delle competenze digitali di gran lunga inferiori rispetto alla media europea", ha dichiarato Stefano da Empoli, presidente di I-Com. "Nonostante le nostre industrie mostrino una maturità per certi versi sorprendente nell'uso di alcune tecnologie abilitanti, come ad esempio i servizi di cloud, è evidente che se non si lavora sugli altri fronti le opportunità offerte dalla digitalizzazione della manifattura non potranno essere davvero colte. Ma se sul rapido sviluppo di infrastrutture di banda ultra larga siamo discretamente ottimisti, il vero elemento di preoccupazione sono le competenze digitali sulle quali senza uno shock positivo rischiamo di vanificare gli sforzi dell'intero sistema. Ci auguriamo che il Piano Nazionale Industria 4.0, che giudichiamo positivamente, possa determinare quel cambio di passo di cui abbiamo bisogno". 
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