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CFWA_Agenzie Stampa 19.12.2016
MEDIASET: GIACOMELLI, VERO TEMA E' INTERESSI STRATEGICI SU INFRASTRUTTURE E RETI

(AdnKronos) – "Il tema non è la difesa dell'italianità di Mediaset" ma "gli interessi strategici del paese su reti e infrastrutture di comunicazione. Il governo Renzi ha compiuto due scelte chiave sia bloccando una Opas sulle torri di Raiway e affermando in norma la necessità della maggioranza pubblica in un'eventuale fusione, sia avviando la realizzazione di una rete in fibra di proprietà pubblica in 7300 comuni italiani su 8mila. La mia opinione è che si debba andare addirittura oltre in questa direzione,   superando l'errore compiuto dal centrosinistra vent'anni fa di privatizzare la rete Telecom". E' quanto ha detto l'ex sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli, commentando le mosse di Vivendi in un articolo uscito oggi su 'Affari e Finanza' di Repubblica. "Non c'è davvero alcun limite – si è chiesto Giacomelli – al trasferimento a realtà estere di pezzi importanti del sistema industriale e finanziario italiano? Non c'è nessun confine oltre il quale si toccano interessi vitali, l'identità stessa del paese, il suo essere comunità nazionale? Non c'è nessun limite, superato il quale si debba trovare una risposta, non del governo, non di singoli partiti politici, ma del cosiddetto sistema paese? Per quanto ci riguarda – ha aggiunto – valgono le parole di Paolo Gentiloni nel suo discorso di insediamento che confermano la linea tenuta nei tre anni precedenti dal premier Renzi. Ma servono risposte anche da soggetti diversi da quelli politici o istituzionali. E le risposte non sono neutre da molti punti di vista", ha concluso il sottosegretario.

TLC: PIRANI (UILTEC), GOVERNO INTERVENGA ANCHE SU ENEL

(Adnkronos/Labitalia) – "Oltre ad occuparsi, giustamente, della scalata dei francesi a Mediaset, forse il Governo dovrebbe riconsiderare anche che un'azienda pubblica come l'Enel abbia scelto in Corea il proprio fornitore di fibra ottica saltando a piè pari le aziende italiane''. Così il segretario generale Uiltec, Paolo Pirani, ha ricordato il disinteresse governativo verso la vicenda Open Fiber (Enel), che approvvigiona il cavo in fibra ottica dalla Corea, mentre il settore della produzione cavi in Italia è in crisi. ''Allora sarebbe opportuno che il governo intervenisse, così come si dichiara pronto per farlo nel campo della comunicazione, anche in tutti gli altri settori, perché questo non mi pare un buon viatico per Industria 4.0'' ha concluso. 

MEDIASET E TELECOM SU IN BORSA, SI SPECULA SU VICENDA VIVENDI

(askanews) – Mediaset e Telecom restano sotto i riflettori di Piazza Affari in scia alle speculazioni su possibili intrecci e scenari innescati dalla scalata di Vivendi, azionista di riferimento del gruppo di tlc, al Biscione. Le azioni Mediaset, dopo la pausa delle ultime due sedute, guadagnano il 2,6% a 3,638 euro, Telecom fa ancora meglio e sale del 2,9% a 0,831 euro. Il numero uno del gruppo francese, Arnaud de Puyfontaine, in un'intervista sabato ha sottolineato che Vivendi non si muove in modo ostile, altrimenti avrebbero lanciato un'Opa, ma ha ricordato che avrebbe i mezzi per farlo. Netta tuttavia la chiusura dell'azienda del Cavaliere: "non esiste alcuna trattativa", la replica di Mediaset al Ceo di Vivendi. La partita si intreccia con i destini anche di Telecom nonostante il presidente Recchi abbia smentito un coinvolgimento dell'azienda di tlc nella vicenda. Le ultime ricostruzioni di stampa ipotizzano che Vivendi, per aggirare i limiti antitrust, possa vendere il controllo di Telecom a Orange per avere mani libere su Mediaset. 

DIGITALE: PIACENTINI, TRA OBIETTIVI “UNO PER TUTTI TUTTI PER UNO”

(AGI) – Stabilire un procedimento amministrativo standard in Digitale per esercitare gli stessi diritti, come ad esempio un permesso, un'autorizzazione o un nulla osta. Il principio e' semplice: "Uno per tutti tutti per uno". E' uno degli obiettivi che si pone il programma del team del Commissario straordinario per l'attuazione dell'Agenda Digitale a palazzo Chigi, Diego Piacentini. E' lui stesso ad illustrarlo assieme alla formazione della squadra, di cui gia' a fine novembre sono stati resi noti i primi nomi ma che oggi  si allarga anche a nuovi talenti. Quello che si pone il team e' l'obiettivo di "attivare un processo di cambiamento e di fare in modo che la digitalizzazione non sia piu' straordinaria ma diventi la normalita' nella PA. Ebbene, il mio principale obiettivo – spiega Piacentini – sara', paradossalmente, fare in modo che il mio stesso ruolo di commissario straordinario cessi di esisteresulla piattaforma ipresslive". Del nuovo gruppo di collaboratori annunciato oggi, fanno parte tra gli altri Gianluca Varisco (cybersecurity), Daniela Battisti (relazioni internazionali), Mirko Calvaresi (new techical project manager), Federico Feroldi (software architect) e Carlo Contavalli (softwar architect). Altri nomi verranno resi noti a gennaio. "Il nostro programma – spiega Piacentini – e' ancora in evoluzione e la nostra ambizione e' fare molto di piu' ma da qualcosa bisogna pur partire". Parlando del team, Piacentini spiega che i componenti della squadra sono italiani che hanno fatto le valigie per ritornare dal Rhode Island, da Berlino, da New York, dalla Silicon Valley, da Zurigo; altri arrivano da ogni angolo dello stivale (Roma, Firenze, Milano, Trento, Brescia, Palermo, Padova); quasi tutti da societa' tecnologiche, startup e multinazionali e, con piacevole sorpresa, da aziende della Pubblica Amministrazione. "Gettare le fondamenta, cominciando a realizzare i primi componenti di questo sistema operativo e' l'obiettivo principale del nostro Team. Ci impegneremo nella realizzazione di questa visione, adottando uno stile di management agile, collaborativo ed efficace, condividendo con cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione il nostro lavoro" precisa PIacentini. "Ci impegniamo a comunicare, a partire dai prossimi giorni, il nostro programma di lavoro" afferma sempre Piacentini, sottolineando che "la sicurezza e' il primo punto del nostro manifesto tecnologico ed e' sempre il primo nostro pensiero". Ma l'obiettivo del "uno per tutti tutti per uno", cioe' per usufruire dello stesso procedimento, e' quello che secondo Piacentini "potrebbe veramente aumentare la produttivita' del Paese facendoci risparmiare centinaia di milioni di ore e contribuire direttamente allo sviluppo economico. E' anche il programma piu' complesso, quello che tocca piu' interessi". Al punto 1, quindi, alla voce 'sicurezza', il Commissario Piacentini spiega che si punta a creare che "spieghi a tutti coloro che identificano un problema di sicurezza come segnalarlo in modo adeguato, tutelando gli utenti coinvolti grazie a una pronta risoluzione, e incentivare cosi' tutti i cosiddetti hacker etici ad aiutarci in questo compito". Al secondo punto, ritroviamo l'ANPR (Anagrafe Nazionale Popolazione Residente), ossia una sola anagrafe, per semplificare le procedure di variazione e uniformarle a livello nazionale, perche' sia possibile ottenere certificati senza piu' bisogno di recarsi allo sportello. Al punto 3, c'e' invece la 'PAGOPA' secondo il principio che "per pagare basta un click" in modo che per i cittadini pagare la Pubblica Amministrazione diventi piu' immediato, veloce, e piu' economico per il Paese. Al quarto punto, invece, lo SPID (Sistema Pubblico di Identita' Digitale) ossia un'identita' Digitale (SPID) sicura, semplice da utilizzare e da ottenere, perche' cittadini e imprese possano identificarsi con la Pubblica Amministrazione, accedendo ai servizi pubblici senza bisogno di portare con se' documenti di identita' cartacei o compilare innumerevoli moduli online. Al punto 5, tra gli obiettivi, c'e' anche "un ecosistema di API": "I sistemi informatici della Pubblica Amministrazione devono essere connessi tra loro e parlare la stessa lingua, rendendo disponibile l'informazione immediatamente dove serve", spiega Piacentini. Al sesto punto, "cambiare il modo in cui lavora la Pubblica Amministrazione, utilizzando standard e software aperti, e realizzando API documentate pubblicamente, non con un linguaggio giuridico ma tecnico, intorno alle quali poter coinvolgere una community di sviluppatori che crei innovazione" mentre al settimo, il Team sul Digitale si pone come traguardo quello di costruire servizi progettati su misura per i cittadini e le imprese, e ideati a partire dai loro bisogni. Come ad esempio, ed e' il punto 8, la possibilita' di essere contattato dalla PA, anche sullo smartphone". Per quanto riguarda, inoltre, la possibilita' di un procedimento amministrativo standard in Digitale per esercitare gli stessi diritti, Piacentini spiega che "siamo tutti cittadini dello stesso Paese eppure a seconda che ci si ritrovi a chiedere un permesso, un'autorizzazione o un nulla osta in questo o quel Comune ci viene chiesto di farlo in migliaia di modi diversi quasi che, anziche' di articolazioni locali dello stesso Stato, si trattasse di feudi medievali indipendenti l'uno dall'altro. Finalmente le regole stabiliscono che procedimenti, moduli e formulari che cittadini e imprese devono compilare per interagire con l'amministrazione devono essere standard senza distinzione per Comune o Regione. Dobbiamo pero' scongiurare il rischio che le regole restino lettera morta, e dare, subito, forma Digitale ai nuovi procedimenti standard. Una forma semplice, moderna, aperta e trasparente". Nel programma, al decimo punto, "una nuova interfaccia all'interno della quale singole amministrazioni comunichino e condividano tra loro dati e API in maniera libera e aperta, permettendo la nascita di servizi e data application nuovi e prima impensabili realizzati sui bisogni del cittadino. Ovviamente nel massimo rispetto delle norme di privacy e nella piena sicurezza tecnologica". Infine, agli ultimi due punti, la possibilita' di raggiungere un codice dell'amministrazione Digitale piu' agile possibile, dando il ruolo al nostro Paese anche di discutere e di stabilire le regole della rete. 

DIGITALE: PETIZIONE SU CHANGE.ORG, CONFERMARE TEAM PIACENTINI

(AGI) – "Confermare il Team Digitale di DiegoPiacentini: vogliamo un'Italia sempre piu' innovativa". E' il titolo della petizione lanciata sulla piattaforma Change.org e rivolta al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. La lettera chiede di confermare il team per la Trasformazione Digitale guidato dal commissario straordinario Diego Piacentini e dal consigliere per l'innovazione Paolo Barberis. Il progetto, voluto da Matteo Renzi, ha un budget biennale di 31 milioni di euro e si propone di semplificare i rapporti tra Pubblica Amministrazione, cittadini e imprese. Dopo le dimissioni del segretario Pd, il Movimento 5 stelle ne ha chiesto lo smembramento. "La sempre maggiore spinta verso la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e delle imprese – si legge nella petizione – e' un punto chiave ed inderogabile nella crescita economica per uscire rapidamente dalla crisi e per ritornare al passo con il contesto internazionale. Riteniamo inoltre che un progetto di tale importanza per l'Italia non debba essere assoggettato ad alcuna forza politica. Come imprenditori, investitori, startupper, docenti universitari, professionisti e semplici cittadini chiediamo dunque di proseguire questo importante processo". In poche ore, la lettera ha ricevuto piu' di 270 firme. Alcune appartengono a nomi noti nell'ecosistema delle startup italiane, come Almir Ambeskovic (a capo di TheFork in Italia), Alberto Dalmasso (ceo di Satispay), Simone Maggi (ceo di Lanieri) e Layla Pavone (Amministratore Delegato di Digital Magics per l'Industry Innovation).

COMUNICAZIONI, LA CAMERA ESAMINA LE COMUNICAZIONI UE SU 5G: COSA SONO //FOCUS 

(Public Policy) – Delineare un Piano di azione per uno sviluppo rapido e coordinato delle reti 5G in Europa avvalendosi di un partenariato tra la Commissione, gli Stati membri e il mondo dell'industria, il 5G-Infrastructure-PPP. È l'obiettivo della comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Il 5G per l'Europa: un Piano d'azione che sarà esaminato dalla commissione Trasporti alla Camera domani. Il partenariato, come ricostruisce un dossier della Camera, è dotato di un budget complessivo di 1,4 miliardi di euro per il 2014-2020 (700 milioni stanziati dalla Commissione Ue e 700 milioni attesi dal settore privato) e punta a creare un network di comunicazione di nuova generazione e di servizi di connessione superveloci. Tra i player industriali riuniti nel 5G PPP Telecom Italia, Leonardo Spa, Telespazio e il Consorzio nazionale interuniversitario per le telecomunicazioni. Ma vediamo in dettaglio il contenuto della Comunicazione. LE RISORSE FINANZIARIE La Commissione collaborerà con l'industria e con la Bei, per individuare gli obiettivi e le modalità di uno strumento di finanziamento basato su capitale di rischio, la cui fattibilità andrebbe valutata entro la fine di marzo 2017, tenendo conto delle possibilità di incrementare i finanziamenti privati aggiungendo varie fonti di finanziamento pubblico, in particolare a titolo del Fondo europeo per gli investimenti strategici (Feis) e altri strumenti finanziari dell'Ue. L'INTERVENTO DELLA LEGGE DI BILANCIO La legge di Bilancio per il 2017 ha stabilito una proroga delle scadenze dei diritti d'uso delle frequenze in banda 900 e 1800 Mhz (in scadenza il 30 giugno 2018) al 31 dicembre 2029 e il passaggio alla tecnologia 5G attraverso un pagamento anticipato forfettario. Le frequenze in questione sono utilizzate da Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia per tecnologie Gsm e 3G Umts che quindi, con il pagamento di una somma anticipata forfettaria, potranno rinnovare le licenze d'uso delle frequenze per un periodo di 10 anni, fino al 2029. Dalla proroga al 2029 delle frequenze il Governo prevede di incassare 2,01 miliardi. La cifra sarà data dal canone di affitto attuale pagato dagli operatori delle telecomunicazioni maggiorato del 30%. Si tratta di 15 blocchi così divisi: 5 a testa (3 nella banda 1800Mhz, 2 nella 900Mhz) per Telecom e Vodafone; 4 a Wind-3 (divisi equamente fra le due bande) e uno nella 1800Mhz di Iliad. 

IMPRESE. IL 22 CALENDA PRESENTA IL NUOVO CONTRATTO DI SVILUPPO 

(DIRE) – Giovedi' 22 dicembre alle 12 al Ministero dello Sviluppo Economico, Sala degli Arazzi (Via Molise 2, Roma) presentazione del nuovo contratto di sviluppo, lo strumento che agevola i grandi investimenti delle imprese italiane ed estere. Intervengono Carlo CALENDA, ministro dello Sviluppo Economico e Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia. Prevista anche la firma degli ultimi contratti deliberati. 

VODAFONE: ARRIVA IN ITALIA VODAFONE TV, ACCORDO CON NETFLIX

(ANSA) – Arriva in Italia Vodafone Tv, il servizio del gruppo tlc per offrire in una unica piattaforma integrata i contenuti della tv tradizionale, on demand e internet tv. Lo annuncia Vodafone che in parallelo comunica un accordo per portare Netflix nella Vodafone Tv. La Vodafone Tv offre Now tv, la Internet tv di Sky, i contenuti di Discovery Italia, De Agostini Editore, dei brand di  Viacom Italia e di Chili. L'intrattenimento di Now tv, ricorda Vodafone, include gli show di Sky Uno – ad esempio X Factor e MasterChef – le serie di Fox Life, e i contenuti di Mtv, Disney Channel, Disney Junior, Nick Jr., Sky Tg 24, Sky Sport 24, Fox Animation, History Channel, Nat Geo Wild, Eurosport 1 ed Eurosport 2. Per i canali Nove, Real Time, DMax, Giallo, Focus, K2 e Frisbee di Discovery Italia e per il canale Super! di De Agostini Editore, i clienti Vodafone TV potranno rivedere i programmi della settimana precedente e registrare i propri contenuti preferiti. Ogni mese saranno poi inclusi 8 film della piattaforma di video streaming e download pay per view Chili, di cui 2 prime visioni. Tutti i clienti Vodafone Tv avranno 6 mesi di Netflix Standard inclusi, con la possibilita' di sottoscrivere i contenuti in ultra hd 4k attraverso il tv Box. Gia' oggi i clienti Fibra Vodafone potranno chiedere in anteprima la Vodafone tv in 33 negozi selezionati (a 10 euro ogni 4 settimane). 
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