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Monitoraggio Istituzionale_23/12/2016 – 2

Novità dall’Italia

AGCom

– Approvazione delle OR di Telecom Italia per gli anni 2015 e 2016 relative ai servizi trasmissivi a capacità dedicata (circuiti terminating, flussi di interconnessione, kit di consegna e raccordi interni di centrale)

– Consultazione pubblica concernente il riesame delle previsioni in materia di accesso alla rete e all’infrastruttura postale di Poste Italiane

– Avvio di una indagine conoscitiva concernente le prospettive di sviluppo dei sistemi wireless e mobili verso la quinta generazione (5G) e l’utilizzo di nuove porzioni di spettro al di sopra dei 6 Ghz

– Approvazione delle linee guida per la valutazione della replicabilità delle offerte al dettaglio dell’operatore notificato per i servizi di accesso alla rete fissa

– Avvio procedimento su operazione Vivendi – Mediaset 

AGCM

– Comunicato congiunto AGCM-ANAC su appalti pubblici mediante adesione postuma

MiSE

– Riparte la Nuova Sabatini

AgID

– AgID e UNINFO: accordo di collaborazione per attività normative di interesse comune

Novità dall'Italia

AGCOM

Approvazione delle OR di Telecom Italia per gli anni 2015 e 2016 relative ai servizi trasmissivi a capacità dedicata (circuiti terminating, flussi di interconnessione, kit di consegna e raccordi interni di centrale)

L’Autorità con Del. 596/16/Cons ha approvato le offerte di riferimento di Telecom Italia per gli anni 2015 e 2016 relative ai servizi trasmissivi a capacità dedicata (circuiti terminating, flussi di interconnessione, kit di consegna e raccordi interni di centrale).

L’Autorità conferma, alla luce degli ulteriori approfondimenti svolti, gli orientamenti espressi nell’ambito del suddetto schema di provvedimento di consultazione per tutti i servizi eccetto i circuiti terminating Ethernet su fibra ottica, per i quali viene proposta un’ulteriore riduzione dei prezzi.

Viene altresì svolta la rivalutazione dei canoni mensili dei circuiti terminating Ethernet su fibra ottica in configurazione "in doppia via" e "in doppia via e doppio apparato", servizi di nuova introduzione.

Le condizioni economiche previste sono di seguito riportate in via esemplificativa e non esaustiva:

Circuiti terminating Ethernet su fibra ottica (Banda fino a 100 Mbit/s e Banda oltre 100 Mbit/s):

– Fascia 0: € 296,65 e € 335,54

– Fascia 1: € 352,73 e € 391,62

– Fascia 2: € 389,18 e € 428,07

– Fascia 3:  € 490,11 e € 529,01

Circuiti terminating Ethernet su fibra ottica in configurazione “in doppia via” (Banda fino a 100 Mbit/s e Banda oltre 100 Mbit/s)

– Fascia 0: € 446,70 e € 485,59

– Fascia 1 € 558,85 e € 597,75

– Fascia 2 € 631,75 e € 670,65

– Fascia 3 € 833,63 e € 872,52

Link: https://goo.gl/vVFDcp

Consultazione pubblica concernente il riesame delle previsioni in materia di accesso alla rete e all’infrastruttura postale di Poste Italiane 

L’Autorità con Delibera 651/16/CONS ha avviato una consultazione pubblica per il riesame delle previsioni in materia di accesso alla rete e all’infrastruttura postale di Poste Italiane.

Lo scopo del procedimento è di valutare se i cambiamenti intervenuti nel mercato postale italiano negli ultimi anni rendano necessaria una revisione degli obblighi di accesso imposti dalla delibera n. 728/13/CONS e, in caso affermativo, in quali termini.

Nel documento:

– si descrive il funzionamento della rete postale e si individuano le relative modalità di accesso

– si evidenziano analogie e difformità tra reti postali e reti dei servizi di comunicazione elettronica al fine di valutare se gli obblighi regolamentari concepiti per queste ultime si adattino al mercato postale o se sia necessario modificarli per tenere conto delle sue specificità.

Le valutazioni che si sottopongono a consultazione pubblica sono basate sulle informazioni ricevute dagli operatori nella fase preistruttoria. A valle delle suddette valutazioni si formulano le nuove proposte dell’Autorità in tema di regolamentazione dell’accesso alla rete postale.

Il responsabile del procedimento è l’Ing. Alessandro Grassia.

Deadline: 06 febbraio 2017

Link: https://goo.gl/HE9RZr

Avvio di una indagine conoscitiva concernente le prospettive di sviluppo dei sistemi wireless e mobili verso la quinta generazione (5G) e l’utilizzo di nuove porzioni di spettro al di sopra dei 6 Ghz 

L’Autorità, con la delibera n. 557/16/CONS, avvia una indagine conoscitiva concernente le prospettive di sviluppo dei sistemi wireless e mobili verso la quinta generazione (5G) e l’utilizzo di nuove porzioni di spettro al di sopra dei 6 GHz. Ciò, anche al fine di analizzare l’evoluzione delle architetture di rete, le principali applicazioni previste per le nuove reti, i piani di sviluppo sull’uso dello spettro ed il grado di interesse del mercato per le bande di frequenza candidate per il 5G.

Una sezione dell’indagine conoscitiva verterà sulla tematica concernente i piani di sviluppo in corso in ottica 5G da parte degli operatori dal punto di vista dell’uso dello spettro e la possibile implementazione di nuove architetture di rete. In tale ambito, ci si soffermerà sul dispiegamento sia di small cell, acquisendo dati sulle possibili caratteristiche tecniche di tali apparati (dimensioni, potenza, caratteristiche trasmissive, etc.), che di reti eterogenee (c.d. Heterogeneous Networks), le quali prevedono l’interoperabilità e l’integrazione di diverse interfacce radio e differenti protocolli standard per connettere vari dispositivi (ad esempio, smartphone, tablet, sensori IoT, etc.). Inoltre, l’indagine sarà mirata ad acquisire informazioni e proposte riguardanti alcuni aspetti connessi alla Network Densification, anche alla luce delle nuove previsioni della Commissione, di recente formulate nell’ambito della proposta del Codice europeo delle comunicazioni elettroniche, volte a facilitare il dispiegamento di tali architetture di rete da parte degli operatori in maniera più veloce ed economicamente sostenibile. Particolare attenzione sarà rivolta anche alla tematica del backhauling delle celle ed allo stato di sviluppo di tecniche innovative di “Massive MIMO” (Multiple Input Multiple Output). Alcuni quesiti saranno inoltre utili a valutare possibili implementazioni di tecniche e modalità di spectrum sharing, in coerenza con le misure di armonizzazione internazionale e comunitaria in corso; ciò, per tenere conto, ad esempio, di applicazioni/servizi 5G che possano condividere lo spettro con altre applicazioni o che possano necessitare di sviluppo solo in alcune aree geografiche, quali potrebbero essere, a mero titolo di esempio, determinate applicazioni tipicamente di Smart City, di interesse prevalente nelle città, o viceversa di applicazioni/servizi 5G legati al settore agricolo, di maggior interesse al di fuori delle grandi metropoli

I documenti specifici recanti le questioni oggetto dell’indagine conoscitiva, nonché le modalità di partecipazione all’indagine stessa da parte dei soggetti interessati, saranno pubblicati sul sito web dell’Autorità. L’attività è svolta dalla Direzione sviluppo dei servizi digitali e della rete (Ufficio radio spettro telecomunicazioni) e si avvale della collaborazione della Direzione reti e servizi di comunicazione elettronica per la parte di competenza.

Il termine previsto di conclusione dell’attività è di 180 giorni dalla data di pubblicazione dei predetti documenti sul sito web, fatte salve le sospensioni per le richieste di informazioni e documenti.

Link: https://goo.gl/q6XXt7

Approvazione delle linee guida per la valutazione della replicabilità delle offerte al dettaglio dell’operatore notificato per i servizi di accesso alla rete fissa 

L’Autorità, con Delibera 584/16/CONS, ha approvato il provvedimento finale concernente l’aggiornamento della metodologia dei test di replicabilità di cui alla delibera 499/10/CONS, adottando le nuove linee guida per le verifiche di non discriminazione da applicarsi alle offerte di servizi al dettaglio di Telecom Italia, operatore notificato, come avente significativo potere di mercato in uno o più mercati rilevanti di prodotti e servizi del settore delle comunicazioni elettroniche.

Con riferimento agli aspetti di natura economica, il test di replicabilità esprime una valutazione, in termini matematici, relativamente alla possibilità che l’operatore SMP pratichi prezzi al dettaglio talmente bassi da non consentire ai concorrenti di replicare in maniera profittevole tali prezzi, posto che questi ultimi pagano un accesso wholesale regolamentato alla rete del medesimo operatore. Se i prezzi dell’operatore dominante nei mercati a monte consentono la disponibilità nel mercato a valle di offerte, da parte dei concorrenti, competitive con quelle retail dell’operatore SMP, allora non vi è compressione dei margini. Con riferimento agli aspetti di natura tecnica, il test verifica che i servizi all’ingrosso siano resi disponibili agli operatori alternativi con tempi e modalità di fornitura tali da consentire la replicabilità delle condizioni tecniche dell’offerta al dettaglio dell’operatore notificato.

L’Autorità ritiene necessario porre l’attenzione anche su tali profili, onde evitare comportamenti anti-competitivi che potrebbero essere posti in atto mediante l’azione di leve concorrenziali diverse dal prezzo.  Le nuove linee guida per le verifiche di replicabilità prevedono che le offerte retail di Telecom Italia (comprendenti servizi verticalmente integrati con i prodotti di accesso all’ingrosso regolati) siano sottoposte ad un’unica verifica di tipo Discounted Cash Flow, svolta prima del lancio commerciale, con modalità di applicazione differenziate tra offerte su rete in rame e offerte su rete in fibra. 

Le nuove linee guida definiscono anche le modalità di applicazione delle verifiche di replicabilità delle offerte formulate in ambito “gara” : il contesto delle gare per pubblici appalti e delle procedure ad evidenza pubblica per la selezione del fornitore (promosse da clienti privati) presenta alcune caratteristiche specifiche che richiedono un supplemento di indicazioni. Da un lato, infatti, l’Autorità è tenuta a vigilare sulle condizioni di gara, le quali devono essere conformi agli interessi della stazione appaltante, ossia devono essere tali da garantire: il livello di qualità dei servizi richiesto dall’appaltante (livello di qualità prefissato); la fornitura del servizio a costi contenuti. Dall’altro lato, l’Autorità è tenuta a vigilare che siano rispettati i principi di concorrenza e buon funzionamento del mercato, con riferimento al quadro regolamentare da essa stessa definito. In ambito gara, Telecom Italia, al fine di consentire all’Autorità la verifica della replicabilità delle offerte dei servizi di accesso alla rete telefonica pubblica in postazione fissa che sono forniti in ambito di gare per pubblici appalti o in ambito di procedure ad evidenza pubblica per la selezione del fornitore promosse da clienti privati, comunica l’avvenuta aggiudicazione dei contratti entro il termine di 30 giorni dalla stipula.

Link: https://goo.gl/x2HvVL

Avvio procedimento su operazione Vivendi – Mediaset

L'Autorità, con delibera 654/16/Cons ha avviato un procedimento volto ad appurare se la condotta posta in essere dalla società dalla società Vivendi S.A., alla luce delle partecipazioni azionarie allo stato acquisite nella società Telecom Italia S.p.A. e nella società Mediaset S.p.A., potrebbe configurare una violazione dell’articolo 43, comma 11 del d.lgs. 177/2015.

Tale articolo prevede che prevede che le imprese i cui ricavi nel settore delle comunicazioni elettroniche, sono superiori al 40% dei ricavi complessivi di quel settore, non possono conseguire nel sistema integrato delle comunicazioni ricavi superiori al 10% del sistema.

Il provvedimento è stato notificato alle imprese interessate Vivendi S.A., Telecom Italia S.p.A. e Mediaset S.p.A.

Il responsabile del procedimento è il direttore della Direzione Infrastrutture e Servizi di Media.

Link: https://goo.gl/uI5tPP

AGCM

Comunicato congiunto AGCM-ANAC su appalti pubblici mediante adesione postuma

Nello svolgimento delle attività istituzionali dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e dell’Autorità Nazionale Anticorruzione è emersa l’opportunità di fornire indicazioni in tema di affidamenti di appalti pubblici disposti senza gara riconducibili alla fattispecie c.d. di adesione postuma ossia affidamenti posti in essere attraverso la mera adesione agli esiti di una gara bandita da un’altra amministrazione e confezionata per soddisfare esclusivamente le esigenze e il fabbisogno di quest’ultima.

Le autorità, al fine di non alterare il confronto concorrenziale a valle hanno convenuto quanto segue:

E’ necessario che la clausola di adesione postuma indichi in modo sufficientemente chiaro, determinato ed omogeneo:

– sotto il profilo soggettivo, la perimetrazione delle stazioni appaltanti che potranno eventualmente aderire;

– sotto il profilo oggettivo, il valore economico complessivo massimo delle eventuali adesioni ed estensioni consentite, ai fini sia del calcolo del valore stimato dell’affidamento sia della determinazione dei requisiti speciali previsti all’art. 83 d.lgs. 50/2016 e degli importi cauzionali prescritti;

– l’oggetto dell’appalto e il contenuto delle offerte in modo tale che il confronto concorrenziale si estenda anche alle specifiche prestazioni contrattuali richieste dalle stazioni appaltanti che potrebbero aderire successivamente agli esiti della gara.

L’adesione successivamente disposta avvenga senza alcuna rinegoziazione delle condizioni prestazionali ed economiche formulate in sede di offerta dal soggetto aggiudicatario e definite dalla lex specialis della gara originaria.

L’estensione del contratto anche in assenza di tutte le predette condizioni oltre ad arrecare un grave vulnus alla concorrenza ed al sistema di affidamento dei contratti pubblici di cui al d.lgs. 50/2016 finisce per violare il principio di determinabilità dell’oggetto del contratto, stravolgendone sotto il profilo economico-qualitativo l’originaria previsione, nonché per modificarne sotto il profilo soggettivo le parti negoziali.

Link: https://goo.gl/eTxtgh

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Riparte la Nuova Sabatini

Dal 2 gennaio riparte lo sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi, a valere sullo strumento agevolativo “Nuova Sabatini” – istituito nel 2013 – concessi dal Ministero dello sviluppo economico a fronte di finanziamenti bancari quinquennali per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature.

Sono stati stanziati 560 milioni di euro dal Parlamento con la legge di bilancio 2017 per continuare ad agevolare le piccole e medie imprese che intendono investire in beni strumentali.

L’enorme successo riscosso dallo strumento agevolativo nel mondo imprenditoriale ha determinato sia la proroga di due anni – al 31 dicembre 2018 – per la concessione del contributo del 2,75% annuo sugli investimenti ordinari, sia la possibilità di accedere ad un contributo maggiorato del 30% – quindi al 3,575% annuo – per la realizzazione di investimenti in tecnologie digitali – compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification – e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.

L’obiettivo è incentivare la manifattura digitale e incrementare l’innovazione e l’efficienza del sistema imprenditoriale anche tramite l’innovazione di processo e/o di prodotto. In tempi brevi saranno aperti i termini per la presentazione anche delle domande per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti. La Nuova Sabatini rappresenta uno strumento agevolativo di estremo rilievo per l’ammodernamento e la crescita del sistema produttivo italiano. Ad oggi, infatti, sono oltre 19 mila le domande di agevolazione presentate dalle piccole e medie imprese, per un ammontare di contributo concesso superiore a 360 milioni di euro.

Link: https://goo.gl/Zc7XBz

AGID

AgID e UNINFO: accordo di collaborazione per attività normative di interesse comune

L'Agenzia per l'italia Digitale ha definito un Accordo di collaborazione normativa con UNINFO, libera associazione a carattere tecnico che ha lo scopo di promuovere lo sviluppo della normativa nel settore delle tecniche informatiche e che costituisce la parte ICT dell'organismo italiano di normazione UNI, l'ente Nazionale Italiano di Unificazione, che elabora e pubblica norme tecniche volontarie in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario.

La collaborazione permetterà di svolgere attività in campo normativo a sostegno dei processi nel settore ICT a livello nazionale ed europeo, il supporto nell'utilizzo della normazione tecnica rispetto ai regolamenti su Identità digitale, firme e sigilli elettronici, servizi fiduciari (Regolamento eIDAS), fatturazione elettronica, conservazione elettronica a norma, sicurezza delle informazioni e protezione dei dati personali.

Inoltre sarà avviata a breve la collaborazione su alcune Commissioni tecniche di recente istituzione, come quella riguardante le "Tecnologie abilitanti per Industry 4.0" (Internet of Things, Big Data, Cloud Computing).

Link: https://goo.gl/jg8GK4

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