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Monitoraggio Istituzionale_9 gennaio 2017

 

Novità dall’Italia

AGCom

– Osservatorio sulle comunicazioni 2016: oltre 2 milioni di linee NGA; aumentano le SIM M2M Whatsapp cannibalizza SMS: -75% in 5 anni

– Determinazione degli obiettivi di qualità del Servizio Universale per l’anno 2017

– Proroga del termine previsto dalla del. 580/16/CONS per cessazione di condotte lesive poste in essere da Vodafone in caso di connessioni involontarie al servizio di segreteria telefonica

– Avvio attività di monitoraggio su sviluppo dei servizi di connettività a banda ultra larga retail e wholesale nelle aree oggetto di finanziamento con il modello ad incentivo

 

AGCM

– Consultazioni in materia di clausole vessatorie relative alle modifiche contrattuali nei confronti di Fastweb e Vodafone

– Indagine conoscitiva sul settore audiovisivo

– Pareri AGCM a bandi Consip “Reti locali per le PA” e “Fornitura in acquisto di tecnologie server e servizi connessi ed opzionali per le PA”

– PS10497 – Riduzione del rinnovo da 30 a 28 giorni, multa a Vodafone per un milione di euro

CONSIP

– Indetta la gara Telefonia mobile 7

 

MiSE

– Pubblicati i decreti per il riparto dei contributi 2015 alle tv locali

Telecom Italia Group

– INWIT: Calendario eventi societari 2017

 

AgID

– SPID: prosegue la diffusione del Sistema Pubblico di identità digitale

Novità dall'Italia

AGCOM

Osservatorio sulle comunicazioni 2016: oltre 2 milioni di linee NGA; aumentano le SIM M2M Whatsapp cannibalizza SMS: -75% in 5 anni

Gli accessi complessivi alla rete fissa a banda larga superano le 15,4 milioni di unità – con una crescita di 630mila unità su base annua – mentre le linee NGA (Next Generation Access) sono oltre due milioni (+720 mila dall’inizio dell’anno) soprattutto grazie alla crescita di Telecom e Vodafone.

Inoltre, secondo i dati dell’Osservatorio sulle comunicazioni pubblicati da Agcom, le linee broadband di velocità superiore ai 10 Mbit (quasi 7,5 milioni di unità) sono il 48,5% del totale, di cui il 12,8% è rappresentato da linee oltre i 30 Mbit. La quota di Telecom Italia è pari al 46%, con una flessione dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2015 rallentata però dal buon andamento degli accessi in fibra. Da rilevare invece la crescita di Vodafone (+0,5%) e di alcuni operatori Fixed Wireless Access (FWA) che mostrano una crescita complessiva dello 0,7%. Nel settore delle linee mobili, queste hanno registrato complessivamente su base annua un leggero aumento (+410mila linee), dovuto quasi esclusivamente ai MVNO (Mobile Virtual Network Operator).

Link: https://goo.gl/NTcU1o

Determinazione degli obiettivi di qualità del Servizio Universale per l’anno 2017

L’Autorità con Delibera 650/16/CONS fissa gli indicatori di qualità del servizio universale, i relativi obiettivi per l’anno 2017 e le modalità di comunicazione dei risultati raggiunti, che la società Telecom Italia S.p.A. è tenuta a rispettare.  I valori degli obiettivi di qualità del servizio universale per l’anno 2017 sono riportati nell’allegato A, che costituisce parte integrante della delibera.

L’Autorità, vista la proposta relativa agli obiettivi di qualità del servizio universale per l’anno 2017 presentata, in data 30 giugno 2016, dalla società Telecom Italia S.p.A., ha deliberato l’avvio del procedimento, relativo alla fissazione degli obiettivi di qualità per le imprese assoggettate ad obblighi di servizio universale per l’anno 2017” pubblicato in data 30 settembre 2016.

Considerato che, nel termine prescritto, nessun soggetto interessato, ad eccezione della Società Telecom Italia S.p.A., ha fatto pervenire all’Autorità documenti, memorie scritte, pareri o richieste di audizione sulla proposta dell’impresa designata, in relazione agli obiettivi di qualità del Servizio Universale per il 2017, ha ritenuto che tale circostanza induca a ipotizzare una generale soddisfazione degli attuali livelli di qualità erogati dal Servizio Universale, raggiunta attraverso un processo di progressivo miglioramento controllato costantemente dagli uffici competenti dell’Autorità, e che dunque non sussistano ragioni perché il livello di qualità generale del servizio, in relazione agli obiettivi da definire, subisca flessioni o incrementi, così evitando anche aggravi di costo per l’impresa incaricata della fornitura del Servizio Universale. In base a quanto premesso, l’IQG (indice di qualità globale) risultante dagli obiettivi 2017 proposti dall’Autorità indica un sostanziale mantenimento dei livelli di qualità globale del servizio universale conseguiti da Telecom Italia S.p.A.

Link: https://goo.gl/omexuN

AGCM

PS10497 – Riduzione del rinnovo da 30 a 28 giorni, multa a Vodafone per un milione di euro

Il procedimento concerne le pratiche commerciali poste in essere da Vodafone, rispettivamente nel settore dei servizi di telefonia mobile voce e/o dati e nel settore della telefonia fissa, nell’ambito delle due manovre di riduzione del periodo di rinnovo delle offerte di servizi di telefonia mobile voce e/o dati ricaricabile e in abbonamento nonché delle offerte in abbonamento di servizi di telefonia fissa realizzate a partire dal 13 marzo e dal 27 maggio 2016.

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha irrogato a Vodafone sanzioni per un totale di 1.000.000 euro per aver adottato pratiche commerciali scorrette nell’ambito di due manovre di riduzione da 30 a 28 giorni del periodo di rinnovo delle offerte di telefonia mobile e fissa.

Le pratiche sono state poste in essere nei confronti di specifici target di utenti:

– i sottoscrittori di offerte di telefonia mobile voce e/o dati in abbonamento abbinate alla vendita a rate di prodotti;

– i clienti di opzioni per la telefonia fissa rispetto alle quali è prevista una facilitazione sul costo di attivazione nonché di offerte Dual Pay per le quali è previsto un corrispettivo in caso di recesso anticipato.

L’Autorità ha accertato la scorrettezza delle condotte consistenti nell’aver modificato il periodo di rinnovo delle opzioni voce mobili abbinate alla vendita a rate di prodotti (smartphone, tablet ecc.) e delle opzioni della telefonia fissa caratterizzate dalla rateizzazione del costo di attivazione e, in alcuni casi, da un corrispettivo per recesso anticipato, prevedendo nel caso di esercizio del diritto di recesso l’addebito immediato delle rate residue del prodotto (offerte mobili ricaricabili) o del costo di attivazione (offerte telefonia fissa) nonché l’eventuale corrispettivo per il recesso anticipato (offerte mobili in abbonamento e offerta fissa Dual Pay).

L’Autorità ha rilevato inoltre che l’imposizione unilaterale del passaggio da 30 a 28 giorni del periodo di rinnovo ha comportato un aggravio economico per tutti i clienti. Le pratiche sono state dunque ritenute aggressive in quanto idonee a limitare la libertà di scelta rispetto all’esercizio del diritto di recesso dal contratto da parte di quei consumatori che non intendevano accettare le modifiche predisposte unilateralmente dalla società – diritto riconosciuto dalle norme di settore quale specifica tutela per il cliente a fronte di una variazione contrattuale imposta dall’altro contraente.

Peraltro, nel settore della telefonia mobile, la modifica del periodo di rinnovo è stata realizzata in un contesto di mercato e secondo tempistiche che, considerati nel loro complesso, limitavano la possibilità di poter reperire sul mercato offerte diverse e così incidevano sulla decisione dei clienti circa l’esercizio o meno del relativo diritto di recesso.

Link: https://goo.gl/SeZyg9

Consultazioni in materia di clausole vessatorie relative alle modifiche contrattuali nei confronti di Fastweb e Vodafone

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato due consultazioni in materia di clausole vessatorie nei confronti di Fastweb (caso CV/151) e Vodafone (caso CV/149). Costituiscono oggetto del procedimento le clausole contenute nelle Condizioni generali dei contratti per la telefonia fissa e mobile, limitatamente ai rapporti contrattuali tra l’impresa e i clienti consumatori, che regolamentano le modifiche contrattuali e le variazioni delle condizioni economiche, effettuate unilateralmente dall’operatore in fase di esecuzione del contratto.

In entrambi i casi i procedimenti riguardano le clausole relative alle modifiche contrattuali che le società si riservano di effettuare unilateralmente in fase di esecuzione del contratto nel rispetto dei diritti informativi e di recesso dei consumatori, previsti dall’art. 70 c.4 del Codice delle comunicazioni elettroniche (Dlgs 259/2003), con riferimento ai moduli contrattuali di telefonia fissa e mobile attualmente in uso.

A parere dell’AGCM le clausole descritte, in sé, e/o nel contesto dell’intero testo delle Condizioni generali, appaiono vessatorie ai sensi degli articoli 33, commi 1 e 2, lettera m), del Codice del Consumo in quanto tali da determinare, a carico del consumatore, un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto. I profili di vessatorietà rilevati sembrano permanere anche sulla base della lettura e dell’interpretazione delle clausole alla luce del contesto complessivo dell’intero contratto per adesione in cui sono inserite.

I soggetti interessati possono prendere parte alla consultazione per iscritto, inviando i propri contributi attraverso le casella di posta elettronica CV151@agcm.it e CV149@agcm.it dedicate alle consultazioni in oggetto.

Deadline: 27/01/2017

Link: https://goo.gl/b5bpJF ; https://goo.gl/7vFCli

 

Indagine conoscitiva sul settore audiovisivo

 

L’Autorità ha pubblicato il testo conclusivo dell’Indagine conoscitiva volta a verificare gli effetti sulle dinamiche concorrenziali e, conseguentemente, sui consumatori, del processo di evoluzione del settore audiovisivo, avviata con provvedimento del 10 febbraio 2010.

L’indagine ha analizzato le profonde trasformazioni legate alla progressiva digitalizzazione delle reti di trasmissione e all’emergere di nuove piattaforme trasmissive, che estendono lo scenario competitivo sin ora esistente.  Nel corso dei capitoli vengono analizzate le caratteristiche della filiera dei media televisivi e l’evoluzione che questa ha subito negli ultimi anni per effetto delle trasformazioni tecnologiche che hanno connotato il settore.

Riassumendo le principali criticità concorrenziali riscontrate nel corso dell’indagine conoscitiva, esse riguardano l’accesso agli input essenziali per gli operatori televisivi, vale a dire le piattaforme trasmissive ed i contenuti audiovisivi premium. In particolare, l’indagine conoscitiva ha evidenziato che: i) per quanto concerne il digitale terrestre, il grado di integrazione verticale tra operatori di rete e fornitori di servizi media è estremamente elevato;

ii) anche in assenza di legami di natura verticale, nel DTT si osserva un crescente utilizzo della gestione di tipo full service di alcuni multiplex di operatori non integrati verticalmente da parte di soggetti integrati;

iii) sebbene parte delle risorse frequenziali televisive terrestri (banda 700 MHz) saranno destinate alla banda larga mobile, non è stato ancora definito il processo di allocazione della capacità trasmissiva e le norme che regoleranno la fase di transizione, generando conseguentemente un elevato grado di incertezza per tutti gli stakeholder;

iv) tutt’oggi persiste un ritardo nella diffusione delle reti Internet a banda ultra larga che rallenta la penetrazione di Internet come piattaforma televisiva;

v) l’integrazione verticale e gli accordi di natura commerciale tra operatori di comunicazione elettronica e fornitori di servizi media audiovisivi presentano diverse criticità in merito ai possibili effetti di natura preclusiva e ai rischi di discriminazione che potrebbero ridurre il livello di concorrenzialità tanto dei mercati televisivi, quanto di quelli delle comunicazioni elettroniche;

vi) dal punto di vista dei contenuti, la prassi commerciale ha evidenziato un ampio uso di clausole contrattuali di esclusiva e holdback, che hanno l’effetto di ridurre il livello di concorrenzialità sia nell’acquisizione dei diritti audiovisivi che nei mercati finali.

Link: https://goo.gl/RTLl5V

 

Pareri AGCM a bandi Consip “Reti locali per le PA” e “Fornitura in acquisto di tecnologie server e servizi connessi ed opzionali per le PA”

 

Con riferimento alle richieste di parere formulate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze concernenti la documentazione di gara in merito alle procedure predisposte da Consip S.p.A.:

1) per la fornitura di prodotti e servizi per la realizzazione, manutenzione e gestione di reti locali per le Pubbliche Amministrazioni,

2) per la fornitura in acquisto di tecnologie server e servizi connessi ed opzionali per le Pubbliche Amministrazioni;

l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nelle adunanze del 9 e del 30 novembre 2016, ha ritenuto che le previsioni contenute nella documentazione siano sostanzialmente conformi agli orientamenti espressi da questa Autorità in materia di bandi di gara predisposti da Consip S.p.A.

L'Autorità si riserva di valutare gli esiti delle due gare, ove nel corso del suo svolgimento emergano elementi suscettibili di configurare illeciti anticoncorrenziali.

 

Link: https://goo.gl/RTLl5V

 

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Indetta la gara Telefonia mobile 7

Consip Spa ha indetto la nuova gara per l’affidamento dei servizi di Telefonia mobile per le pubbliche amministrazioni, giunta alla settima edizione. La gara non è suddivisa in lotti e ha una base d’asta pari a 125.000.000,00 euro IVA esclusa.

Il prezzo non è il solo criterio di aggiudicazione: è prevista la seguente ponderazione punteggio massimo tecnico 30 punti ed economico 70 punti.

Quantitativo massimo pari a n. 800.000 utenze

Luogo principale di esecuzione: intero territorio nazionale, presso le sedi e gli uffici delle Amministrazioni contraenti.

Deadline: 28/02/2017

Link: https://goo.gl/gVhaaQ

 

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Pubblicati i decreti per il riparto dei contributi 2015 alle tv locali

Sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 29 dicembre 2016 i due decreti del 6 dicembre 2016 con i quali vengono definiti i riparti regionali per lo stanziamento da destinare a sostegno delle emittenti televisive locali per l’anno 2015, con le modalità previste Legge 448/1998, art. 45, comma 3 (piano gestionale di pagamento 1 e 6).

Considerato che l'ammontare annuo dello stanziamento previsto dall'articolo 45, comma 3, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, e successive modificazioni ed integrazioni, è ripartito dal Ministero secondo bacini di utenza costituiti dalle regioni e dalle province autonome di Trento e Bolzano, di seguito denominati bacini d’utenza, in proporzione al fatturato realizzato nel triennio precedente dalle emittenti operanti nella medesima regione o provincia autonoma che abbiano chiesto di beneficiare delle misure di sostegno e che, nella predetta ripartizione, si dovrà dare particolare rilievo ai bacini di utenza ricompresi nelle aree economicamente depresse e con elevati indici di disoccupazione.

Link: https://goo.gl/Oaxi33

 

 

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INWIT: Calendario eventi societari 2017

Si riporta di seguito il calendario delle riunioni di approvazione dei resoconti finanziari per l’anno 2017, confermando per il medesimo esercizio la prassi di pubblicazione dei resoconti intermedi di gestione al 31 marzo e al 30 settembre, su base volontaria, in continuità di contenuto informativo e di termini di pubblicazione rispetto alla disciplina previgente:

– 31 gennaio  –  Consiglio di Amministrazione per l’approvazione dei dati preconsuntivi 2016 e del piano industriale 2017-2019

– 16 marzo  –  Consiglio di Amministrazione per l’approvazione del progetto di bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2016

– 20 aprile  – Assemblea per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016

– 28 aprile  –  Consiglio di Amministrazione per l’approvazione del resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2017

– 25 luglio  –  Consiglio di Amministrazione per l’approvazione della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2017

– 7 novembre  –  Consiglio di Amministrazione per l’approvazione del resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2017

Eventuali variazioni delle date sopra indicate saranno comunicate senza indugio.

Link: https://goo.gl/8cyMtG

AGID

SPID: prosegue la diffusione del Sistema Pubblico di identità digitale

Dal 22 dicembre anche tutti i servizi online del Comune di Roma sono accessibili tramite SPID. Prosegue quindi il percorso di progressiva diffusione del Sistema Pubblico di Identità Digitale: sono infatti 3720 le amministrazioni aderenti e 4273 i servizi disponibili.

Tra le amministrazioni locali la Regione Basilicata ha reso accessibili con SPID c.ca 10 servizi online (ad es. servizi di pagamento online, consultazione e compilazioni istanze), mentre – da novembre – la Regione Lombardia permette l’accesso al portale dei tributi, punto di accesso regionale alla situazione tributaria del cittadino. Hanno aderito al nuovo sistema di login anche una serie di comuni tra cui Firenze, Verona, Livorno, Empoli, Modena e Bari (insieme agli altri 25 comuni dell’Area Vasta).

Link: https://goo.gl/ydfQHb

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