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CFWA_Agenzie Stampa 14.11.2016
BANDA ULTRA LARGA PER ALTRI 2,3 MILIONI DI SICILIANI

(ANSA) – In dirittura d'arrivo i lavori che porteranno la banda ultra larga nelle case di altri 2,3 milioni di siciliani facendo dell'Isola una delle regioni italiane a piu' alta velocita' di connessione. Entro il gennaio 2017 la Tim – che si e' aggiudicata il bando pubblicato dal ministero dello Sviluppo economico attraverso la societa' Infratel per un investimento complessivo di 106 milioni – portera' connessioni fino a 100 megabit in 1.250.000 case, scuole, caserme, ospedali e uffici della pubblica amministrazione. Roberto Ferretti, responsabile Access Operations Area Sud di Tim, spiega al Giornale di Sicilia che dei 106 milioni di investimento, l'azienda ne ha messi 33, gli altri 73 arrivano dai fondi Pac messi a disposizione dalla Regione. Questo importante intervento infrastrutturale va ad aggiungersi a quanto gia' realizzato autonomamente da Tim, con un ulteriore investimento di 40 milioni, per portare la fibra ottica a Palermo, Catania, Messina, Agrigento, Caltanissetta, Gela, Marsala, Ragusa, Siracusa e Trapani, gia' tutte cablate. 

ALMAVIVA: PROGETTO CLOUD VINCE PREMIO AGENDE DIGITALI IN CAMPANIA 

(AdnKronos) – I.Ter, la piattaforma cloud, open source e open data di Regione Campania, realizzata da Almaviva in partnership con Trilogis e Planetek, ha ottenuto il Premio Agende Digitali regionali 2016. Lo rende noto l'azienda. La premiazione si è tenuta oggi a Roma al termine del Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca dell'Osservatorio Agenda Digitale della School of Management del Politecnico di Milano, svolta in collaborazione con AgID. "Il progetto I.Ter, inaugurato dalla Regione Campania in collaborazione con AlmavivA, consente la completa digitalizzazione dei procedimenti amministrativi relativi al governo e al controllo del territorio. Per le sue caratteristiche – spiega Antonio Amati, direttore generale Divisione IT di Almaviva – è il più avanzato progetto regionale nel suo genere e questo riconoscimento sottolinea lo sforzo innovativo che perseguiamo come obiettivo costante". 

WIND TRE: PRONTA SQUADRA IBARRA, INVERNIZZI CFO E ANGELINI ALLA COMUNICAZIONE

(AdnKronos) – Maximo Ibarra che guiderà WIND Tre, il primo gruppo nella telefonia mobile in Italia con oltre 31 milioni di clienti e il secondo nel fisso con 2,7 milioni, si avvarrà di una squadra di otto prime linee, manager di esperienza sia nazionale che internazionale. Si tratta -a quanto si apprende- di Dina Ravera (Merger Integration Officer), Stefano Invernizzi (Cfo), Benoit Hanssen (Technology), Paolo Nanni (Business & Wholesale), Luciano Sale (Human Resources), Mark Shalaby (Compliance, Legal & Regulatory), Michiel Van Eldik (Consumer & Digital) e Massimo Angelini (Pr Internal & External Communication). L'integrazione tra WIND e 3, la più grande operazione di M&A realizzate in Italia dal 2007, potrà contare su 21.000 siti di trasmissione e di una maggiore disponibilità di frequenze per una veloce diffusione dell'ultra broadband mobile. La nuova azienda, grazie alle maggiori dimensioni nel mobile, vuole diventare un player di riferimento nell'integrazione fisso-mobile nello sviluppo delle reti in fibra di nuova generazione sulla scia, in particolare, dell'accordo con Enel per la realizzazione della rete in banda ultra larga nel nostro Paese.

TELECOM, DA ANALISTI COMMENTI POSITIVI SU SECONDO BRAND MOBILE

(askanews) – Sono positivi i primi commenti da parte degli analisti sull'iniziativa di Telecom di lanciare a inizio anno un secondo marchio nel mercato del mobile accanto a Tim che opererà come operatore mobile virtuale. L'operazione piace a Mediobanca che nella sua morning note rileva che la creazione del secondo brand che offirà servizi di base è un modo per proteggere il core business. Per Mediobanca il giudizio su Telecom è outperform con target price a 1,23 euro. Per Deutsche Bank un secondo marchio nel mobile potrebbe offrire l'opportunità di separare i servizi e rappresenta "una buona idea" oltre a non essere un investimento rilevante. Per gli analisti di Redburn "l'introduzione di un secondo marchio ha senso" e potrebbe mitigare la diluizione dell'Arpu dei clienti premium del brand Tim.

BANDA ULTRA-LARGA, CALABRIA AL PRIMO POSTO

(ilVelino/AGV NEWS) – Sul fronte della banda ultra-larga l'idea tradizionale e' quella di un sud molto piu' lento del resto del Paese. E di una Calabria che arranca. I dati del rapporto su reti e servizi di nuova generazione (Ores) dell'I-Com capovolgono la percezione comune. E' una fotografia alla rovescia, perche' sul podio dei migliori ci sono Calabria, Campania e Puglia. Il dossier annuale – i cui contenuti sono apparsi oggi sul Corriere Economia – realizzato dall'Istituto per la competitivita', presentato a Roma il 3 novembre scorso, riporta i dati sulla digitalizzazione e in particolare sulla diffusione della rete internet di ultima generazione in Italia, in confronto con gli altri paesi europei.?Lo studio analizza nel dettaglio il grado di copertura della rete fissa di ultima generazione nelle regioni italiane. Da questo punto di vista, e' proprio la Calabria a occupare il primo posto, con un'infrastruttura che raggiunge oltre il 75% delle abitazioni. Questo dato supera del 22% la media nazionale, che si attesta, invece, sul 52,8%. Anche per quanto riguarda la percentuale di Comuni coperti, sono le regioni meridionali a guidare la classifica. In particolare, in Calabria e' servito il 56,2% dei municipi, mentre in Puglia il 57,2%. Nel Mezzogiorno e' significativa anche la performance della Campania, che registra una copertura del territorio del 74%. A registrare il dato piu' basso, in questo senso, e' la Valle d'Aosta, con solo il 21%. Non va bene anche per Trentino Alto Adige, Umbria, Abruzzo e Molise, che hanno una percentuale di copertura inferiore al 40%.

CRESCE DIGITALIZZAZIONE, ITALIA ANCORA TERZULTIMA IN UE 

(ITALPRESS) – L'Agenda Digitale italiana e' entrata nelle fasi piu' calde. Il Governo ha nominato un commissario straordinario per accelerarne l'attuazione. Dopo anni di continue riduzioni, nel 2015 la spesa in tecnologie digitali della Pubblica Amministrazione e' tornata a crescere dello 0,5%, arrivando a 5,6 miliardi (fonte Assinform/Netconsulting), mentre diversi interventi istituzionali puntano a riqualificarla. Le PA centrali e locali sono consapevoli del ruolo del digitale per lo sviluppo e praticamente tutte le Regioni italiane hanno definito una strategia di attuazione della propria Agenda Digitale. I tre progetti di infrastruttura su cui si e' concentrata l'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) stanno iniziando a produrre risultati concreti: a 7 mesi dall'avvio del Sistema Pubblico di Identita' Digitale (SPID) sono state erogate oltre 130.000 identita' digitali, che entro il 2018 potrebbero diventare 9 milioni; il Sistema dei pagamenti elettronici (PagoPA) conta 9.500 PA, 90 prestatori di servizi di pagamento e quasi 600.000 transazioni effettuate; l'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) e' stata sperimentata in 26 comuni pilota con circa 6,5 milioni di cittadini coinvolti. Nel contempo, e' partito il piano sulla banda ultra larga: l'Italia e' ancora tra gli ultimi Paesi in Europa per copertura di banda larga fissa, con solo il 44% delle abitazioni raggiunta da una rete ad almeno 30 Mbps nel 2015, ancora lontana dagli obiettivi posti da Europa e Governo. Ma siamo il Paese europeo con il miglior tasso di crescita nella copertura a 30 Mbps dal 2014 (+115%). Nonostante importanti passi avanti e i tanti sforzi compiuti da Governo, AgID, PA e privati, l'Italia e' ancora solo 25esima su 29 Paesi europei censiti dal Digital Economy and Society Index (DESI), l'indicatore che misura lo stato di attuazione dell'Agenda Digitale in Europa, con forti ritardi da recuperare su diversi indicatori. E si scopre che i Paesi europei che hanno fatto balzi in avanti nella loro trasformazione digitale sono anche quelli che crescono maggiormente da un punto di vista economico, sociale, industriale e nella lotta alla corruzione. Per avanzare su questi fronti l'Italia deve investire in competenze digitali e digitalizzazione delle imprese. Sono alcuni dei risultati della ricerca dell'Osservatorio Agenda Digitale della School of Management del Politecnico di Milano. "L'indicatore che misura lo stato di attuazione dell'Agenda Digitale nei vari Paesi europei vede ancora gravi ritardi da recuperare, perche' la situazione non si puo' ribaltare in poco tempo dopo anni di mancati investimenti, ma nel 2016 molto e' stato fatto per rendere il Paese piu' 'digitale' – afferma Alessandro Perego, Direttore scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano -. Bisogna continuare con decisione. L'esperienza degli altri Paesi suggerisce come la chiave sia la collaborazione tra pubblico e privato, che devono prendere consapevolezza dell'importanza di un'azione congiunta. Il piano triennale per l'Informatica nella PA, che sara' rilasciato per la fine dell'anno, porta avanti un modello chiaro che inquadra in una cornice organica le diverse iniziative e valorizza i contributi di PA e imprese. Chiediamo a pubblico e privato di sottoscrivere un 'Patto per l'Italia Digitale', proteggendo il modello di collaborazione previsto dal piano, per darne poi attuazione con regole comuni, progetti condivisi e logiche sistemiche". 
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