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CFWA_Agenzie Stampa 25.1.2017
MEDIASET: AGCOM PRONTA A SENTIRE SOCIETA’ SU CASO VIVENDI A INIZIO FEBBRAIO

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – I rappresentanti di Mediaset saranno sentiti sul caso Vivendi dai funzionari dell'Agcom nei primi giorni di febbraio e, a stretto giro, lo stesso dovrebbe avvenire anche per i dirigenti del gruppo francese. E' quanto si apprende in merito all'avanzamento dell'istruttoria aperta a dicembre dall'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni sulla presunta violazione da parte di Vivendi delle norme sulla concentrazione tra imprese di comunicazioni elettroniche e operatori media. L'avvio dell'istruttoria segue l'ingresso di Vivendi, gia' primo azionista di Telecom Italia con il 24%, in Mediaset con il 28,8%. Mediaset, che si era rivolta all'Agcom denunciando la possibile violazione delle disposizioni a tutela del pluralismo, ha presentato nei giorni scorsi – secondo quanto risulta – la propria documentazione rispetto al caso Vivendi chiedendo di essere ascoltata dall'Authority che ha affidato il procedimento ad Antonio Provenzano, responsabile della direzione Infrastrutture e Servizi di media. A breve e' previsto che lo stesso avvenga anche da parte del gruppo media transalpino i cui rappresentanti potrebbero essere quindi sentiti dai funzionari Agcom entro un paio di settimane. L'avvio dell'istruttoria e' stato notificato a suo tempo anche a Telecom Italia a cui l'Autorita' ha successivamente chiesto informazioni necessarie al procedimento che sarebbero gia' state fornite dal gruppo delle telecomunicazioni. In primo luogo, l'Agcom dovra' verificare se i ricavi Telecom nelle comunicazioni elettroniche superino il 40% del giro d'affari dell'intero settore. Il comma 11 dell'articolo 43 del Testo unico del sistema radiotelevisivo, di cui si presume la violazione da parte di Vivendi, impedisce ai gruppi che, anche attraverso societa' controllate o collegate, superino la soglia del 40% conseguano nel sistema integrato delle comunicazioni ricavi superiori al 10%, circostanza quest'ultima che potrebbe riguardare Vivendi a causa della sua partecipazione in Mediaset.

TELECOM: ENTRO UN MESE SENTENZA TAR SU GARA INFRATEL

(ANSA) – Entro un mese (ma il termine non e' perentorio) il Tar del Lazio decidera' con sentenza il ricorso con il quale Telecom Italia chiede l'annullamento della delibera dell'Agcom che ha dettato le linee guida per la gara Infratel (del valore complessivo di circa 1,4 miliardi di euro). E' l'esito dell'udienza di oggi, davanti al Tribunale amministrativo. La delibera contestata nello specifico approva l'istruttoria concernente le linee guida per le condizioni di accesso wholesale alle reti di banda ultra larga destinatarie di contributi pubblici. Le linee guida definiscono "quali sono i servizi di accesso all'ingrosso che il soggetto beneficiario dovra' fornire e i criteri di tariffazione piu' adeguati per incentivare lo sviluppo delle nuove infrastrutture nelle aree a fallimento di mercato destinatarie di contributi pubblici". Il ricorso, secondo quanto si e' appreso, e' incentrato in particolare su un 'tecnicismo': parte da una norma che normalmente regola la vendita 'wholesale' (fissata dall'Autorita') e che stabilisce che i prezzi applicabili devono essere replicabili dagli altri operatori, per scongiurare fenomeni anticoncorrenziali come il 'dumping'. La cronaca dell'udienza di oggi davanti al Tar parte con la richiesta dei legali di Telecom di rinviare la discussione al fine di valutare gli effetti sui motivi dedotti con il ricorso dopo l'apertura ieri delle buste di gara con proposta di aggiudicazione. Alla richiesta di differimento si sono opposti i legali di Infratel e l'Avvocatura dello Stato. Il collegio, dopo un breve confronto tra i componenti, ha ritenuto di proseguire con la discussione del ricorso per la definizione della controversia; i legali di Telecom, pero', a questo punto hanno chiesto la definizione del giudizio con sentenza rinunciando a discutere ulteriormente e riportandosi a quanto scritto nel ricorso e nelle memorie depositate.

OPEN FIBER: CABLATO IN FIBRA 50% EDIFICI PERUGIA, 80% PER MAGGIO

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – OpEn Fiber ha cablato in fibra ottica ultraveloce il 50% degli edifici di Perugia e punta ad arrivare al L'amministratore delegato della societa', che fa capo ad Enel e Cdp, Tommaso Pompei e il sindaco di Perugia, Andrea Romizi hanno illustrato a Palazzo dei Priori, il piano di avanzamento della posa di fibra ottica ultraveloce sul territorio comunale. Il piano ha raggiunto la copertura del 50% degli edifici e attraverso gli accordi con i principali operatori del settore, tra cui Vodafone, Wind Tre, Tiscali e Go Internet, ha gia' preso il via la commercializzazione del servizio. Open Fiber prevede per la fine di maggio 2017 la cablatura in fibra ottica ultraveloce dell'80% dell'intero Comune comprese le 8 aree industriali della citta'.

TLC: POMPEI, SU GARA INFRATEL FATTA PARTITA, NOI PIU’ BRAVI

(ANSA) – "E' stata una gara in cui ognuno ha fatto la sua partita" e "a noi e' stato riconosciuto un premio per la nostra capacita' di progettare le reti: e' vero che siamo anomali, perche' i nostri ingegneri sono piu' bravi". Cosi' l'ad di OpEn Fiber, Tommaso Pompei, ha commentato l'esito della gara Infratel per la cablatura delle aree a fallimento di mercato che ha visto la stessa OpEn Fiber aggiudicarsi tutti e 5 i lotti. Quanto appunto alle anomalie riscontrate da Infratel, Pompei ha spiegato che "come previsto dalla prassi la stazione appaltante andra' a verificare la congruita' dell'offerta: succede e sarebbe successo sempre, perche' in base al Codice degli appalti l'offerta i cui risultati superano un certo livello di punteggio prevede la verifica". Tra l'altro, ha ricordato, "il 70% dell'offerta era sul merito tecnico". Per quanto riguarda quindi le verifiche necessarie, Pompei ha detto che OpEn Fiber "aspetta con grande serenita', anche per rispondere alla marea di ricorsi che ci saranno". "Mi auguro – ha concluso l'ad – che l'aggiudicazione possa avvenire entro poche settimane". Quanto alla seconda gara, del valore di 1,2 miliardi di euro e che riguarda Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Sicilia e la provincia autonoma di Trento, "OpEn Fiber presentera' l'offerta il prossimo 20 febbraio" e l'iter "sara' piu' o meno simile a quello della prima. Per la terza, invece, caratteristiche e tempi sono ancora da definire".

TLC: POMPEI, PARLIAMO CON ACEA, IN CORSO ATTIVITA’ OPERATIVA

(ANSA) – "Con Acea c'e' un'attivita' operativa in corso, stiamo lavorando per definire se e' possibile un piano di sviluppo su Roma basato sulle infrastrutture che l'azienda capitolina mette a disposizione". Cosi' l'ad OpEn Fiber, Tommaso Pompei, ha risposto ai cronisti che, a margine di una conferenza stampa gli chiedevano se sia prevista la realizzazione della rete in fibra anche a Roma, cosi' come sta avvenendo in altre citta', Perugia in testa.

TLC: POMPEI, A REGIME IMPATTO OCCUPAZIONALE 6MILA PERSONE

(ANSA) – Quando OpEn Fiber lavorera' "a pieno regime avra' un impatto occupazione intorno alle 6mila persone in tutto il territorio italiano". Lo ha detto l'ad Tommaso Pompei in conferenza stampa, sottolineando che "alcune professionalita' saranno anche abbastanza nuove".

TLC: POMPEI (OF), AGLI ANNUNCI FACCIAMO SEGUIRE REALIZZAZIONE

(AdnKronos) – "Noi le cose le facciamo. Ed è una differenza con gli altri. Agli annunci facciamo seguire la realizzazione". Ad affermarlo è l'ad di Open Fiber (Of), Tommaso Pompei, nel corso della conferenza stampa a Palazzo dei Priori durante la quale è stato illustrato il piano di avanzamento della posa della fibra ottica ultraveloce sul territorio comunale. Perugia, sottolinea Pompei, "è un prima tappa. Abbiamo un programma molto serrato". Quello che rende peculiare il progetto di Open Fiber, che nasce "da due genitori che sono Enel e Cdp", spiega l'ad della società, "è che non forniamo servizi direttamente ai cittadini. Siamo un operatore infrastrutturale. E' un unicum". La fibra ottica ultraveloce, sottolinea ancora Pompei, "è l'infrastruttura delle infrastrutture". Industria 4.0, aggiunge, "non è realizzabile senza un'infrastrutture di questo tipo". A Perugia, che rappresenta "un primo progetto pilota per l'infrastrutturazione in fibbra", rileva, "abbiamo trovato un'amministrazione comunale che si è fatto carico del processo autorizzativo, garantendo un percorso agile, e che ha condiviso una visione". Il progetto di sviluppo della banda larga di Open Fiber, nelle aree A e B (a successo di mercato) prevede complessivamente "un investimento di 3,9 miliardi di euro" per la copertura di 271 città in Italia. Questo progetto "a regime ha un impatto occupazione pari a 6.000 persone su tutto il territorio", oltre che l'occupazione diretta di Open Fiber. Le risorse, per questo progetto, sottolinea ancora Pompei, "arrivano dai nostri azionisti e dal sistema bancario. Ci sono una serie di attività in questo senso e siamo in una fase avanzata di negoziazione con la Bei e con un pool di 15 banche che affiancheranno la Bei. Oggi ci sono molte liquidità e ci sono opportunità per utilizzarle per grandi opere infrastrutturali". Oltre alla aree a successo di mercato (clusters A e B), dove si trova circa il 60% della popolazione italiana, Open Fiber guarda anche alle aree a fallimento di mercato (clusters C e D) dove ha già partecipato alla prima gara e la cui assegnazione "ci aspettiamo arrivi in poche settimane", rileva Pompei. "Poi c'è una seconda gara, per la quale il Governo ha messo in palio 1,2 miliardi di euro e per la quale presenteremo un'offerta il 20 febbraio. Partecipiamo anche a questa gara. L'iter di aggiudicazione sarà penso simile a quello della prima gara". Infine, aggiunge ancora, "ci sarà una terza gara per tre regioni. Le caratteristiche e i tempi per quella gara sono ancora da definire".

TIM: A PRIVERNO ARRIVA LA FIBRA A 100 MEGA 

(ITALPRESS) – Priverno (Latina) entra nella lista delle citta' italiane scelte da TIM per il lancio dei servizi a banda ultralarga sulla nuova rete in fibra ottica, che permette di utilizzare da casa e dall'ufficio la connessione superveloce fino a 100 Megabit al secondo in download. Da oggi in citta' sono gia' disponibili i servizi in fibra ottica per cittadini e imprese, grazie anche alla collaborazione dell'Amministrazione comunale. La copertura ha raggiunto la quasi totalita' della popolazione attraverso oltre 12 chilometri di cavi in fibra, e sara' progressivamente estesa grazie al collegamento di 22 cabinet stradali alla centrale di Priverno. Il lancio commerciale dei servizi in fibra ottica nel comune ai piedi dei Monti Lepini e' il risultato degli importanti investimenti del Gruppo Telecom Italia per la realizzazione in citta' della rete NGAN (Next Generation Access Network). L'azienda conferma infatti la volonta' di sviluppare infrastrutture sempre piu' moderne e in grado di offrire servizi tecnologicamente evoluti per rispondere alle esigenze dei cittadini e delle imprese, per consentire sempre piu' un modello "digital life" ricco di prestazioni tecnologiche e applicazioni innovative basate sulle reti di nuova generazione. Con la fibra e' possibile accedere a contenuti video di particolare pregio anche in HD. TIM offre infatti una TV che unisce il meglio dell'intrattenimento, proponendo la piu' ampia piattaforma di distribuzione di contenuti premium, grazie agli accordi siglati con Netflix e "Premium on line" di Mediaset, ai quali si affianca anche l'offerta "TIM Sky". In questo modo TIM intende proporre ai clienti le migliori produzioni televisive e incentivare l'utilizzo delle infrastrutture di connessione a banda larga e ultralarga fisse e mobili, che rappresentano il futuro anche per il mercato dell'intrattenimento. La connessione ad alta velocita' consente inoltre di praticare il gaming on line multiplayer in alta qualita' e di fruire di contenuti multimediali contemporaneamente su smartphone, tablet e smart TV. Le imprese, infine, possono accedere al mondo delle soluzioni professionali di Impresa Semplice, sfruttandone al meglio le potenzialita' grazie alla connessione in fibra ottica. Quest'ultima abilita anche applicazioni innovative come la telepresenza, la videosorveglianza, i servizi di cloud computing per le aziende e quelli per la realizzazione del modello di citta' intelligente per le amministrazioni locali, tra cui la sicurezza e il monitoraggio del territorio, l'info mobilita' e le reti sensoriali per il telerilevamento ambientale. 

OPEN FIBER, ACCORDO CON TISCALI SU 10 CITTA’

(askanews) – Tiscali e Open Fiber hanno firmato un accordo che si integra al roll out da parte di Tiscali della rete di Accesso Lte Fixed Wireless ultra broadband di ultima generazione che si svilupperà con particolare focalizzazione nelle aree di esteso digital divide. L'accordo per le 10 città prevede "considerevoli" obiettivi di clienti Tiscali sulla fibra OF entro la primavera 2019. La migrazione avverrà in parallelo al piano di roll-out della rete in fibra ottica di Open Fiber. Il programma di lavoro di Open Fiber prevede la cablatura dell'80% almeno delle unità immobiliari, con le tempistiche indicate nel piano di roll-out. "Siamo particolarmente soddisfatti della partnership con Open Fiber – ha sottolineato l'amministratore delegato di Tiscali Riccardo Ruggiero – che ci permette, a partire da Perugia e Cagliari, dove Tiscali ha un'ampia market share in banda larga, e a seguire nelle altre città, di offrire ai nostri clienti servizi di banda ultralarga integrando gli investimenti già avviati con la rete di accesso Lte Wireless Fiber To The Home, che stiamo realizzando con particolare focus alle aree di digital divide, con un'offerta Ftth basata sulla rete ultra broadband che Open Fiber sta sviluppando, garantendo performance di accesso alla rete fino a 1 Gigabit al secondo".

ACCORDO TRA ZTE E PROVINCIA DI BRESCIA PER SMART CITU EFFICIENTE

(askanews) – Zte, provider di prodotti e servizi per le telecomunicazioni, in Italia da oltre dieci anni, porta a Brescia il suo patrimonio di "soluzioni innovative" nel campo delle smart city. L'obiettivo è avviare un dialogo con la Provincia per dare ai Comuni la possibilità di fare sistema, coordinando i progetti di digitalizzazione locali. Questi i temi della conferenza stampa che si è svolta oggi presso la sede della Provincia di Brescia, con il presidente Pier Luigi Mottinelli, l'amministratore delegato di Zte per l'Italia Hu Kun e Giuliano Noci, professore di marketing al Politecnico di Milano e Prorettore del Polo territoriale cinese dell'Ateneo. La strategia di smart city che Zte propone alle pubbliche amministrazioni "si basa su una combinazione unica di tre elementi: servizi cloud per l'archiviazione dei dati, reti in fibra per la connessione Internet e network di sensori per la mappatura 3D del territorio. Una soluzione che la multinazionale cinese ha già sperimentato in oltre 140 contesti urbani in 40 Paesi diversi di Europa, America latina, Asia e Africa". L'accordo con Brescia rientra in una strategia complessiva dell'azienda di supporto e affiancamento ai Comuni italiani, nel loro percorso di sviluppo di sistemi digitali ed efficienza dei processi interni. "La Provincia di Brescia vuole rendere più semplice la trasformazione digitale per le imprese e le istituzioni dei nostri territori consapevoli che ciò sosterrà lo sviluppo socio economico nei prossimi anni", ha dichiarato il presidente della Provincia, Pier Luigi Mottinelli. "Per fare ciò è importante fare sistema, con la pa e con le eccellenze del mondo privato. Siamo felici di avviare un confronto ed una cooperazione con Zte che da tempo sta investendo sugli stessi temi strategici a noi cari della Agenda Digitale". "Siamo orgogliosi dell'accordo con la provincia di Brescia perché, vista l'importanza per i Comuni di fare rete, crediamo sia fondamentale gettare le basi per un dialogo costruttivo tra i diversi attori, andando incontro alle esigenze della cittadinanza e delle imprese", ha dichiarato l'amministratore delegato di Zte Hu Kun. "La nostra idea è promuovere un modello sempre più intelligente di Smart City, a partire da Brescia, mettendo a disposizione dei territori il bagaglio di competenze tecnologiche che abbiamo sviluppato in questi anni, in un Paese come l'Italia che vorremmo diventasse il nostro hub europeo". Tra le tecnologie che l'azienda vorrebbe applicare sul territorio bresciano, ci sono lo "Smart Roadside parking" e la "BluePillar Smart Lighting Solution". Il primo – spiega la società – è un sistema pensato per ridurre il traffico cittadino abbattendo i tempi di ricerca del parcheggio. L'elemento chiave è un'app che mostra agli utenti, in tempo reale, lo status dei parcheggi a disposizione, indicando loro il percorso più rapido per raggiungere le aree di sosta con una riduzione del traffico di oltre il 30%. Inoltre, è possibile estendere il tempo di permanenza nel parcheggio senza dover raggiungere nuovamente il veicolo ed effettuare il pagamento online. Oltre a ridurre il traffico e l'inquinamento, il sistema di Zte permetterebbe alle amministrazioni locali di ottenere, dai pedaggi, ricavi tripli rispetto a quelli che verrebbero raccolti con metodi tradizionali. Inoltre, questa soluzione – spiega ancora la società – permette ai Comuni di regolare le fasce tariffarie in base ai picchi di traffico e di monitorare costantemente le aree di parcheggio. La soluzione "BluePillar Smart Lighting" permette invece di utilizzare un singolo palo della luce per quattro diverse funzioni. L'illuminazione stradale viene garantita da lampade al Led a risparmio energetico che dialogano con il sistema (machine-to-machine) e possono essere regolate in modo automatico. Allo stesso tempo, viene fornita una connessione wireless tramite hotspot e vengono diffusi messaggi pubblicitari sugli schermi. Infine si mette a disposizione degli automobilisti un punto di ricarica per le auto elettriche, rafforzando ulteriormente gli incentivi alla mobilità sostenibile.

AGCOM: M5S, NON APPOGGIAMO SCORZA MA SASSANO, POLLICINO E SARZANA

(AGI) – "Il MoVimento 5 Stelle non ha mai proposto l'avvocato Guido Scorza come candidato per l'Agcom. La notizia e' priva di fondamento, come dimostrabile dal comunicato di ieri in cui abbiamo indicato la nostra rosa di tre nomi per l'Autorita' garante per le Comunicazioni, si tratta di Antonio Sassano, Oreste Pollicino e Fulvio Sarzana". Lo precisa il capogruppo M5s in commissione di Vigilanza Rai, Alberto Airola.

TLC. BISIO (VODAFONE): VIA RAME, CON ENEL OPER FIBER CAMBIO VISIONE 

(DIRE) – "Abbiamo deciso di fare una partnership con Open Fiber perche' vedevamo un cambio radicale nella visione, l'Italia prima non aveva mai avuto il cavo". Cosi' Aldo Bisio, ad VODAFONE, oggi a Perugia durante la presentazione della fibra ultraveloce nel capoluogo umbro. "Oggi ero in giro per Perugia e ho visto molti cantieri, addirittura in anticipo- racconta Bisio- quando la citta' sara' cablata totalmente potremo partire con numero molto importanti". Per l'ad VODAFONE, "la societa' abbandona il rame e va verso fibra, questa tecnologia e' a prova di futuro. Siamo gia' partiti con i servizi commerciali. Enel Open Fiber ci ha gia' consegnato poco meno di 30mila unita' immobiliari e abbiamo allacciato qualche centinaia di clienti", conclude Bisio.

TLC. POMPEI (ENEL OPEN FIBER): PERUGIA BENCHMARK, ORA ALTRE CITTA' 

(DIRE) – "Per noi Perugia e' una citta' benchmark, spero che altre citta' italiane possano condividere questa visione". Cosi' Tommaso POMPEI, ad Enel Open Fiber, durante una conferenza a Perugia sulla rete in fibra ultraveloce per la presentazione della cablatura del 50% degli edifici cittadini. 

TLC. POMPEI (ENEL OPEN FIBER): FONDI DA AZIONISTI E POOL BANCHE 

(DIRE) – Per costruire 4 milioni di km di fibra ottica ci vogliono tanti fondi "che avremo in parte dai nostri azionisti e in parte dal sistema bancario". Cosi' Tommaso Pompei, ad Enel OPEN FIBER oggi a Perugia durante la presentazione della fibra ultraveloce nel capoluogo umbro. "Abbiamo in corso attivita' in questo senso- precisa l'ad- siamo in fase avanzata di negoziazione con la Banca europea degli investimenti, cui seguira' un pool di 10-15 banche che la affiancheranno per la realizzazione di questa infrastruttura. C'e' liquidita' per fare grandi progetti infrastrutturali- conclude Pompei- e il nostro e' uno di questi" .

TLC. ROMIZI: 50% PERUGIA A FIBRA OTTICA ULTRAVELOCE MOMENTO… / FOTO 

(DIRE) – La copertura del 50% degli edifici di Perugia con fibra ottica ultraveloce "e' un momento memorabile per la citta'. L'incontro con oper fiber ha dato concretezza al nostro progetto iniziale. A maggio 2016 siamo partiti per qualcosa di epocale". Cosi' il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, durante la conferenza di presentazione del piano predisposto da Enel Open Fiber per la fibra ottica ultraveloce sul territorio comunale. Per Perugia si tratta di una "struttura fondamentale che ha valenza strategica, con caratteristiche uniche. Gli scenari, per molti di noi, sono ancora imponderabili. Dobbiamo ancora comprenderli e veicolarli ma di sicuro gli effetti saranno molteplici", conclude Romizi.

TLC. FRIZZONI (GO INTERNET): A PERUGIA ORGOGLIO UMBRO

(DIRE) – "Abbiamo sedi a Gubbio e Perugia, siamo particolarmente orgogliosi che il progetto sia partito da qui. Per noi e' una prospettiva di crescita enorme, anche per il tutto il territorio perugino, si potranno offrire servizi innovativi, quali la telepresenza, e avra' ricadute occupazionali" . Cosi' Alessandro Frizzoni, ad Go Internet, commenta la cablatura del 50% degli edifici di Perugia con fibra ottica ultraveloce EnelOpen Fiber, oggi nel capoluogo umbro. "Grazie a questa collaborazione con Enel Open Fiber -conclude- potremo ora estendere i servizi a gran parte del territorio nazionale".

AGENDA DIGITALE, SALINI (FI-PPE): ITALIA FANALINO DI CODA 

(9Colonne) – "Per vincere la sfida della rivoluzione digitale, all'Europa serve una svolta. I dati della Commissione sono preoccupanti: negli ultimi 15 anni gli investimenti europei in prodotti legati alle TIC (Tecnologie dell'informazione e della comunicazione) sono stati un terzo rispetto agli Stati Uniti. E l'Italia rischia di diventare il fanalino di coda per carenza di infrastrutture". E' quanto dichiara l'europarlamentare di Forza Italia Massimiliano Salini, intervenuto oggi a Bruxelles in Commissione Industria come relatore per il PPE sul dossier della digitalizzazione dell'industria europea. "All'apertura dei lavori sull'Agenda digitale – prosegue l'eurodeputato, che ha illustrato gli emendamenti per un utilizzo più ampio dei finanziamenti UE – ho sottolineato la necessità che le nostre PMI possano cogliere come opportunità, e non subire, i profondi cambiamenti in atto, dalla diffusione dei big data al cloud computing, fino all'internet degli oggetti". "Dalla digitalizzazione si prevedono entrate pari a 110 miliardi di euro in 5 anni per l'industria europea e l'Italia non deve perdere l'occasione. Il Piano Industria 4.0 annunciato in pompa magna da Renzi rischia però di perdersi nella giungla burocratica dei provvedimenti attuativi: dove sono i decreti dell'esecutivo? Non possiamo correre il rischio che l'Italia si ritrovi start up digitali eccellenti ma prive delle infrastrutture necessarie per farle funzionare". "Faccio appello al governo Gentiloni perché esca dall'immobilismo e non vanifichi gli sforzi in corso a Bruxelles, come il varo del progetto pilota sui 'digital enablers' votato a fine anno su mia proposta per facilitare la trasformazione digitale delle PMI". 
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