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CFWA_Agenzie Stampa 9.11.2016
TLC: GIACOMELLI, NO RITARDO 5G, IN 2017 SPERIMENTAZIONE 3 CITTA'

(ANSA) – L'Italia "e' profondamente convinta della bonta' della tecnologia 5G, tanto che nel 2017 la sperimenteremo in tre citta', una al nord una al centro e una al sud, utilizzando parte dello spettro". Lo ha annunciato il sottosegretario allo Sviluppo economico con delega alle comunicazioni Antonello Giacomelli intervenendo ad un evento sul 5G. "Non siamo in ritardo sulla Banda 700 – ha quindi assicurato Giacomelli – e saremo perfettamente in linea con le decisioni dell'Ue. Inoltre a novembre chiuderemo la risoluzione sulle interferenze delle frequenze con i Paesi confinanti".

TLC: GIACOMELLI, RINNOVO FREQUENZE IN MANOVRA DA' CERTEZZE

(ANSA) – Il rinnovo anticipato di un anno delle frequenze Banda 900-1800 per gli operatori mobili previsto nella legge di bilancio consentira' "di allineare tutte le scadenze al 2029 dando la certezza agli operatori per fare gli investimenti". Cosi' il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli ha risposto ai cronisti che, a margine di un evento sul 5G, gli chiedevano del presunto malumore del futuro nuovo entrante sul mercato Xavier Niel in merito all'anticipo di un anno del pagamento. "E comunque – ha puntualizzato Giacomelli – per gli operatori non si tratta di un obbligo, ma di un'opportunita'" e tutto cio' "e' finalizzato anche a consentire una base di sviluppo per il 5G". 

TELECOM: RECCHI, UNA GRANDE CITTA' NORD IN 5G NEL 2020

(ANSA) – Entro il 2020 Telecom coprira' "una grande citta' del Nord con tecnologia 5G". Lo ha annunciato il presidente Giuseppe Recchi intervenendo a un evento sulla tecnologia 5G. "Siamo molto impegnati – ha proseguito Recchi – nel sostenere lo sviluppo del 5G con Ericsson e nei nostri laboratori di ricerca a Torino. Cosi' potremo rispettare l'obiettivo di avere una grande citta' in 5G entro il 2020. Stiamo definendo in questi giorni quale sara' la citta'". L'importante, ha avvertito, e' "definire standard corretti e obiettivi ambiziosi ma fattibili, visto che il problema dell'agenda digitale precedente erano obiettivi irrealizzabili, ai quali non corrispondeva una domanda che permettesse agli investitori di fare investimenti". Gli obiettivi europei per il 5G prevedono una grande citta' coperta in ogni Paese nel 2020 e, nel 2025, tutte le aree urbane e le principali strade e autostrade. Tornando a Telecom, Recchi ha detto che sulle reti veloci "ci sono riscontri molto positivi sulla domanda dei nostri clienti". 

TLC: CARDANI, ESTENDERE REGISTRO OPPOSIZIONI A TUTTI I NUMERI

(ANSA) – "L'estensione del registro delle opposizioni a tutte le numerazioni mobili e fisse, siano esse incluse o meno in elenchi pubblici, potrebbe costituire un volano per aumentarne l'efficacia, finora non sufficiente a tutelare effettivamente gli utenti dalle telefonate indesiderate". Lo ha affermato il Presidente dell'Autorita' per le Garanzie nelle Comunicazioni, Angelo Marcello Cardani, nel corso di un'audizione in Commissione Lavori Pubblici a Palazzo Madama dedicata alla disciplina per l'iscrizione dei numeri delle utenze telefoniche fisse e mobili nel registro pubblico delle opposizioni, alla fornitura dei servizi internet nell'ottica della tutela della concorrenza e delle liberta' di accesso degli utenti. Il Presidente Cardani ha poi sottolineato quanto l'Agcom sia particolarmente attenta gia' da anni al fenomeno del cosiddetto "teleselling", ed abbia anche di recente approvato gli "Orientamenti per la conclusione per telefono di contratti per la fornitura di servizi di comunicazioni elettroniche". Il Presidente dell'Autorita' ha anche auspicato in un futuro prossimo una estensione del registro delle opposizioni anche ad altre tipologie di contatto, quali e-mail ed indirizzi postali. "Un interessante sviluppo – ha concluso Cardani – potrebbe essere quello di realizzare un portale centralizzato attraverso il quale gli utenti possano verificare e gestire tutti i consensi rilasciati, con chiara indicazione dei soggetti coinvolti e delle tipologie dei consensi stessi".

FASTWEB-TIS: APPELLO, CHIESTA CONDANNA SCAGLIA E MAZZITELLI

(ANSA) – Con la richiesta di condanna per i top manager sotto processo per il presunto maxiriciclaggio da 2 miliardi di euro che ha visto coinvolti gli ex vertici dirigenziali di Fastweb e Telecom Italia Sparkle, si e' chiusa la prima parte della requisitoria del processo davanti alla prima Corte d'appello di Roma. Il Pg Pietro Giordano ha chiesto la condanna a sette anni di reclusione di Silvio Scaglia (fondatore di Fastweb) e Stefano Mazzitelli (gia' Ad di Telecom Italia Sparkle). Non solo, chiesta anche la condanna degli altri top manager Antonio Catanzariti (sei anni), Massimo Comito (sette anni), Roberto Contin (sei anni), Manlio Denaro (sette anni) e Mario Rossetti (sette anni). Tutti erano stati assolti in primo grado dall'accusa di associazione per delinquere transnazionale pluriaggravata, con una sentenza emessa dal tribunale capitolino nell'ottobre 2013. 

ROMA: PROCESSO PER RICICLAGGIO 2 MLD, IN APPELLO CHIESTA CONDANNA PER TOP MANAGER

(AdnKronos) – Assolti a ottobre del 2013 al termine del processo di primo grado per l'accusa di associazione per delinquere transnazionale pluriaggravata sette top manager imputati nel processo rischiano ora di essere condannati in appello. La richiesta è stata fatta oggi dal pg Pietro Giordano al cui intervento seguirà nel pomeriggio quello del collega Vincenzo Saveriano che farà le richieste per quanto riguarda altri 18 imputati che in primo grado furono condannati. Secondo le richieste di Giordano devono essere condannati a 7 anni di reclusione Silvio Scaglia (fondatore di Fastweb) e Stefano Mazzitelli già amministratore delegato di Telecom Italia Sparkle. Condanne anche sono state chieste per i top manager Antonio Catanzariti (6 anni), Massimo Comito (7 anni), Roberto Contin (6 anni), Manlio Denaro (7 anni) e Mario Rossetti (7 anni). 

TLC, FEDERCONSUMATORI: TORNARE AL SISTEMA DI OPT-INT

(ilVelino/AGV NEWS) – "Le dichiarazione del Presidente dell'AGCOM ammettono come il Registro delle Opposizioni risulti del tutto inefficace a tutelare i cittadini dalle vere e proprie molestie telefoniche attuate con il telemarketing". Lo scrive una nota di Federconsumatori. "L'ennesima conferma del fallimento dell'attuale sistema che prevede la manifestazione della volonta' di non essere contattato dalle societa' che operano in questo settore. Come sosteniamo da sempre, e' necessario tornare al vecchio sistema di opt-in. E' questa, infatti, la modalita' preferita da molti Paesi: l'opt-in e' un meccanismo che prevede l'esplicito consenso da parte dell'utente per poter essere contattato telefonicamente a fini commerciali. Si tratta dell'unica soluzione per mettere in salvo i cittadini dalle insistenti molestie telefoniche delle aziende che svolgono attivita' di telemarketing, senza dover tribolare per iscriversi a un registro al fine di non essere piu' disturbati. Un registro che, tra l'altro, presenta diverse criticita', prima su tutte l'impossibilita' di iscriversi per quei cittadini che, proprio per non essere disturbati dalle telefonate insistenti, si erano cancellati dagli elenchi telefonici. Molti cittadini, inoltre, nonostante l'iscrizione al Registro, continuano ad essere disturbati. Senza parlare, come sostiene Cardani, delle telefonate che giungono sulle numerazioni mobili. L'idea del portale unico per gestire i consensi puo' essere una strada interessante da percorrere, pur sempre con il presupposto che la concessione del consenso sia basata del sistema dell'opt-in". 
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