È nata la Coalizione del Fixed Wireless Access (Cfwa), realtà che unisce provider, operatori, vendor e system integrator italiani per portare la banda ultra larga senza fili anche nelle aree C e D della Penisola. Come? Promuovendo un circolo virtuoso di collaborazione e facendo pressione sul governo per sbloccare gli investimenti già realizzati negli anni.
“Banda ultralarga per tutti”. È nata con questo slogan la Coalizione del Fixed Wireless Access (Cfwa), associazione che riunisce oltre sessanta operatori italiani determinati a diventare un unico interlocutore nel dibattito italiano sullo sviluppo dell’ultrabroadband. L’obiettivo del gruppo è portare connessioni ultraveloci anche e soprattutto nelle aree più impervie e difficili da raggiungere per le infrastrutture (i cluster C e D della strategia governativa). È proprio in queste zone che opera la maggior parte delle aziende che ha aderito alla Cfwa. La coalizione rappresenta l’intera filiera della connettività wireless fissa, capace di portare ovunque la banda ultra larga (almeno 30 Mbps): dalle aziende che controllano le torri fino ai provider di connettività senza fili e satellitare, passando per i produttori di tecnologia e le realtà che contribuiscono alla realizzazione delle reti.
Un ecosistema che vale circa tre miliardi di fatturato, impiega oltre 8.500 dipendenti diretti e serve quasi un milione di imprese e famiglie della Penisola. Secondo dati di Cfwa, le aziende che aderiscono alla coalizione forniscono almeno l’11 per cento delle connessioni a banda larga e ultralarga attive su scala nazionale.
Uno degli obiettivi, ora, è anche quello di fare pressione sui piani del governo per espandere l’ultrabroadband in Italia, sbloccando anche gli investimenti già realizzati negli anni precedenti tramite la valorizzazione delle infrastrutture pubbliche. Il presidente di Cfwa è Luca Spada, numero uno di Eolo (uno dei provider più noti attualmente parte della coalizione), mentre i vicepresidenti sono Enrico Boccardo (Top-Ix Consortium) e Alessio Murroni (Cambium Networks).
Fonte:
http://www.ictbusiness.it/cont/news/ecco-i-magnifici-sessanta-per-l-ultrabroadband-wireless-fissa/36963/1.html#.V20JwvmLSUm