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CFWA durante il suo Congresso annuale ha lanciato un appello alle Istituzioni presenti: serve un patto tra operatori FWA e Istituzioni per accelerare la digitalizzazione. «Il Fixed Wireless Access (FWA) continua a crescere come testimoniato dai dati AGCOM: a fine 2023 oltre 2,11 milioni di accessi nella rete fissa (+7,6% rispetto all’anno precedente). Questi numeri ci dicono che gli Operatori del Fixed Wireless Access sono dei partner tecnologici fondamentali per portare il nostro Paese nel futuro e la tecnologia FWA resterà a lungo la migliore soluzione di accesso in molti comuni italiani specie nelle aree più remote del paese come quelle montane.» – così Enrico Boccardo, Presidente di CFWA in apertura dell’evento annuale di CFWA – Coalizione del Cloud e Fixed Wireless Access – che si è tenuto ieri mattina a Roma nella splendida cornice della Sala Capranichetta di Piazza Montecitorio.

Anche quest’anno, nel corso della mattinata si sono alternati relatori di alto profilo, provenienti da ogni parte d’Italia, che hanno rappresentato con casi concreti, le migliori pratiche di innovazione che riguardano la tecnologia FWA, il Cloud computing e l’Internet of Things.

Il Presidente ha poi continuato: «In questi mesi verrà esaminato il disegno di legge sulla montagna dal Parlamento, l’FWA può giocare un ruolo chiave per contrastare lo spopolamento di quei territori e per potenziare i servizi digitali di imprese e comunità montane. Serve però un patto tra Istituzioni e operatori FWA per arrivare ad un pacchetto di misure che rendano sostenibili gli importanti investimenti fatti in quei territori: è necessario prorogare i diritti d’uso delle frequenze nella banda 24,5-26,5 GHz almeno fino al 2029 e ridurre gli oneri energetici e il canone unico patrimoniale di quelle stazioni radio base che servono le aree scarsamente abitate».

Nel corso della mattinata si è discusso anche del progetto di Cloud federato nato in seno alla Coalizione: «Chiediamo al Governo di valutare una strategia che preveda l’utilizzo dei data center degli operatori presenti sul territorio come infrastrutture di “Edge computing” rispetto al cosiddetto Polo Strategico Nazionale in modo da valorizzare le esperienze tecnologiche territoriali portate avanti dalle PMI e l’expertise consolidata degli operatori locali. Sotto questo profilo, gli operatori della Coalizione con il loro progetto di cloud federato possono giocare un ruolo di primo piano».

Durante la mattinata dopo il videomessaggio del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sono intervenuti numerosi rappresentanti delle Istituzioni. Tra questi, il Commissario AGCOM, Massimiliano Capitanio, l’AD di Infratel Italia, Pietro Piccinetti, Mario Nobile, Direttore Generale dell’Agenzia per l’Italia digitale, il Capo del Servizio Certificazione e Vigilanza Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Andrea Billet.

Fonte: https://www.mondo3.com/rete-fissa-internet/2024-06-06-cfwa-fwa-digital-divide.html

Nella mattinata di oggi, 5 Giugno 2024, nella Sala Capranichetta di Piazza Montecitorio, a Roma, si è tenuto il nuovo congresso annuale di CFWA (Coalizione del Cloud e Fixed Wireless Access), durante il quale si è discusso del ruolo della tecnologia FWA (Fixed Wireless Access) nell’abbattimento del digital divide e il raggiungimento degli obiettivi di connettività del Paese.

Nel corso dell’evento, inaugurato da un intervento di apertura del Presidente di CFWA, Enrico Boccardo, si sono alternati relatori provenienti da ogni parte d’Italia, che hanno illustrato, con casi concreti, le migliori pratiche di innovazione che riguardano la tecnologia Fixed Wireless Access, il Cloud Computing e l’Internet of Things.

L’incontro, come riportato da CFWA, ha visto anche la partecipazione di numerosi rappresentanti delle istituzioni. Dopo il videomessaggio del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in particolare, sono intervenuti il Commissario AGCOM, Massimiliano Capitanio, l’AD di Infratel Italia, Pietro Piccinetti, il Direttore Generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale, Mario Nobile, e il Capo del Servizio Certificazione e Vigilanza Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Andrea Billet.

Durante il suo congresso annuale, CWFA ha quindi lanciato un appello alle istituzioni presenti, chiedendo la realizzazione di un patto tra queste ultime e gli operatori FWA per rendere sostenibili gli investimenti volti ad accelerare la digitalizzazione in specifici territori del Paese.

 

Fonte: https://www.mondomobileweb.it/281495-cfwa-il-presidente-boccardo-fixed-wireless-access-strategico-per-la-digitalizzazione-del-paese/

Fwa strumento fondamentale per abbattere il digital divide e lo spopolamento delle zone remote.

È questo il messaggio chiave del discorso di apertura di Enrico Boccardo, Presidente di Cfwa, in occasione dell’evento annuale dell’associazione che raccoglie gli operatori del settore.

“Il Fixed Wireless Access (Fwa) continua a crescere come testimoniato dai dati Agcom: a fine 2023 oltre 2,11 milioni di accessi nella rete fissa con un +7,6% rispetto all’anno precedente – ha detto Boccardo – Questi numeri ci dicono che gli Operatori del Fixed Wireless Access sono dei partner tecnologici fondamentali per portare il nostro Paese nel futuro e la tecnologia Fwa resterà a lungo la migliore soluzione di accesso in molti comuni italiani specie nelle aree più remote del paese come quelle montane”.

“In questi mesi verrà esaminato il disegno di legge sulla montagna dal Parlamento, l’Fwa può giocare un ruolo chiave per contrastare lo spopolamento di quei territori e per potenziare i servizi digitali di imprese e comunità montane – ha ricordato Boccardo – Serve però un patto tra Istituzioni e operatori Fwa per arrivare ad un pacchetto di misure che rendano sostenibili gli importanti investimenti fatti in quei territori: è necessario prorogare i diritti d’uso delle frequenze nella banda 24,5-26,5 GHz almeno fino al 2029 e ridurre gli oneri energetici e il canone unico patrimoniale di quelle stazioni radio base che servono le aree scarsamente abitate”.

Sul tavolo della Cfwa anche del progetto di Cloud federato. “Chiediamo al Governo di valutare una strategia che preveda l’utilizzo dei data center degli operatori presenti sul territorio come infrastrutture di Edge computing rispetto al cosiddetto Polo Strategico Nazionale in modo da valorizzare le esperienze tecnologiche territoriali portate avanti dalle pmi e l’expertise consolidata degli operatori locali – ha sottolineato Boccardo – Sotto questo profilo, gli operatori della Coalizione con il loro progetto di cloud federato possono giocare un ruolo di primo piano”.

Fonte: https://www.corrierecomunicazioni.it/telco/fwa-boccardo-patto-pubblico-privato-per-rendere-sostenibili-gli-investimenti/

È con orgoglio che condividiamo gli interventi al Senato del Segretario generale e tesoriere Dario Denni e del Consigliere Paolo Crocetti in sede di audizione sull’indagine conoscitiva in tema di utilizzo delle tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale della settimana appena trascorsa.
L’ intervento avvenuto in presenza presso il Senato nell’8a Commissione – giovedì 25/01 –  è visionabile dal minuto 19 al seguente link: 
L’intervento mira a porre l’attenzione sulla tecnologia fornita da tutte le imprese associate CFWA: la rete LPWAN,  di particolare rilevanza per il monitoraggio delle infrastrutture stradali, autostradali, ferroviarie, portuali, aeroportuali e logistiche.

Vengono portate alla luce i casi d’uso e le sperimentazioni della tecnologia LPWAN con l’urgenza di uscire da una fase sperimentale.

E’ necessario, che a distanza di 3 anni, la legge approvata dal Parlamento nel settembre 2020 trovi finalmente applicazione nell’interesse di una filiera desiderosa di investire ulteriormente sulla nuova tecnologia, in linea con quanto da anni accade in numerosi altri Paesi europei.

L’associazione rinnova le cariche e lo statuto si estende dalla filiera FWA al Cloud

Enrico Boccardo, presidente CFWA: “Il FWA è la soluzione di accesso migliore in molti comuni italiani e con i servizi avanzati di Cloud computing siamo in grado di potenziare le nostre offerte per aziende e Pubbliche Amministrazioni.”

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Roma, 20 Giugno 2022 – L’assemblea di CFWA ha deliberato il cambio dello statuto diventando Coalizione del Cloud e Fixed Wireless Access – continuando a rappresentare la filiera del FWA ed aprendosi ai cloud provider.

Confermato Presidente Enrico Boccardo, Alessio Murroni (Cambium) e Sara Servili (Fidoka) Vicepresidenti.

Inoltre sono stati eletti alla carica di Consigliere di CFWA:

Ivan Botta (Isiline)

Fabrizio Bonaduce (Horizon Telecom)

Andrea Casalegno (Top-ix)

Emile Christopher Chalouhi (Opiquad)

Paolo Crocetti (EI Towers)

Giampaolo Faini (Faini Antenne)

Alexander Pushkin (Sirti)

Dario Denni è confermato Segretario Generale e Tesoriere della Coalizione.

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Il Presidente di CFWA Enrico Boccardo ha dichiarato: “Siamo giunti ad una svolta storica dell’associazione CFWA che dopo sei anni ha maturato una rappresentanza istituzionale e regolamentare sufficientemente solida per poter estendere le sue finalità associative anche ai servizi cloud che molti associati già forniscono al pubblico ed al privato. È evidente e le analisi di mercato dell’Autorità delle Comunicazioni ce lo confermano, che il FWA resta la tecnologia di accesso in molti comuni italiani non raggiunti dal cavo. La nostra capillarità sul territorio ci consente di ampliare i nostri servizi anche al cloud computing con soluzioni integrate e sicure. Molti dei nostri associati ci hanno chiesto di analizzare le opportunità offerte dal PNRR anche per le PMI e crediamo di poter contribuire allo sviluppo di un grande progetto di digitalizzazione del Paese, dando il nostro contributo sui territori”.

Il Vicepresidente di CFWA Alessio Murroni ha aggiunto: “Negli ultimi 6 anni abbiamo assistito ad un salto tecnologico importante degli apparati di collegamento FWA e gli associati CFWA sono stati pronti a cogliere questa sfida facendo investimenti infrastrutturali importanti, specialmente nelle aree orograficamente svantaggiate. Consapevoli delle difficoltà che spesso si trovano nell’approvvigionamento e nella distribuzione, il valore della filiera rappresentata da CFWA è nella condivisione di soluzioni wireless in modo da garantire a tutti innovazione e sviluppo”.

La Vicepresidente di CFWA Sara Servili ha concluso: “La disponibilità di frequenze licenziate a livello regionale è un fattore cruciale per la crescita degli operatori FWA, specialmente quando offrono servizi di cloud computing ad aziende e Pubbliche Amministrazioni Locali. Siamo convinti che CFWA possa impiegare tutte le sue energie per un’alta rappresentanza di questa filiera industriale che deve poter continuare a portare valore, connettività e servizi avanzati nelle aree che oggi ci vedono protagonisti”.

“La proroga al 2029 della banda di frequenza WLL 26 Ghz agli operatori FWA è un aspetto fondamentale per garantire digitalizzazione e connettività dei territori, riducendo il digital divide” – così Enrico Boccardo, Presidente della Coalizione del Fixed Wirless Access, in relazione al dibattito in corso sulla proroga delle frequenze 26 Ghz, su cui sono presenti diversi emendamenti al DL Milleproroghe.

“Apprezziamo gli emendamenti presentati al DL Milleproroghe che propongono una proroga al 2029 delle frequenze, segnando la giusta direzione da intraprendere. Attualmente infatti i collegamenti realizzati su frequenze WLL 26 Ghz erogano servizi essenziali, non sostituibili da altre tecnologie in molte aree di copertura, per cittadini imprese e Pubbliche Amministrazioni. In assenza di una proroga di queste frequenze oltre il 2022, molti territori rimarrebbero quindi senza servizi NGA o VHCN per un tempo indefinito” – prosegue Boccardo.

Secondo il Presidente di CFWA: “In queste settimane si stanno avviando i bandi di gara del Piano Italia 1 Giga, gli operatori FWA vogliono dare un contributo concreto al processo di digitalizzazione del Paese e chiediamo quindi le giuste condizioni per poterlo fare. Durante la fase pandemica la disponibilità delle frequenze WLL 26 Ghz è stata infatti in molti casi l’unica soluzione possibile di accesso ad Internet in diverse aree locali. Gli operatori locali hanno ampiamente investito sui territori e per questo auspichiamo di non dover ridimensionare i piani di sviluppo elaborati

Prosegue il Presidente: “Nel caso vi sia la necessità di assegnare le frequenze ai servizi 5G, pensiamo ci possa essere un ampio spazio per un refarming che possa tenere conto delle criticità che un mancato rinnovo delle autorizzazioni 26 Ghz produrrebbe per gli operatori e per la popolazione. Potrebbero dunque essere individuate in favore degli operatori titolari del diritto d’uso delle frequenze in banda 26 GHz, porzioni di spettro alternative idonee all’esercizio dei servizi erogati mediante l’uso delle frequenze da liberare”.

Fonte: https://www.key4biz.it/dl-milleproroghe-cfwa-prorogare-al-2029-diritti-duso-26-ghz/391768/


Il Piano di intervento “Italia a 1 Giga” è il primo dei piani di intervento pubblico previsti nella Strategia italiana per la Banda Ultra Larga – Verso la Gigabit Society, approvata dal Comitato interministeriale per la transizione digitale (CiTD) il 25 maggio 2021, in attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Il webinar, promosso da CFWA – Coalizione per il Fixed Wireless Access – e organizzato da Key4biz, affronterà alcuni punti fondamentali:

  • Assegnazione di frequenze agli operatori FWA regionali
  • Estensione e prolungamento delle frequenze essenziali per smartworking e streaming online
  • La mappatura delle reti FWA e i piani di sviluppo di reti FWA degli operatori locali
  • Le prospettive di utilizzo della banda 868 MHz per le tecnologie di trasmissione LoRaWAN e Sigfox

Agenda (In ordine alfabetico):

  • Anna Ascani, Sottosegretario, Ministero dello Sviluppo Economico, delega Telecomunicazioni, Digitale e Sistema Cooperativo
  • Enrico Boccardo, Presidente, CFWA
  • Alessio Butti, Responsabile TLC, Fratelli D’Italia
  • Stefano Buzzi, Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (CNIT), Università di Cassino e del Lazio Meridionale
  • Maurizio Dècina, professore emerito, Politecnico di Milano

Modera:

  • Raffaele Barberio, Direttore, Key4biz

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Secondo il presidente della Coalizione Enrico Boccardo, nella nuova mappatura Infratel la tecnologia Fwa è classificata come fallimentare in zone nelle quali potrebbe invece rivelarsi più efficiente del Ftth. “Errori di impostazione, necessario considerare la conformazione del territorio nazionale”.

“Attendiamo la versione finale del Piano Italia 1 giga per una valutazione completa dello stesso, ma a causa di quelli che riteniamo “errori di impostazione” nella mappatura, ravvisiamo il rischio di una sovrastima delle zone considerate a fallimento di mercato ed oggetto di intervento pubblico, in parte dovuto ad una bassa considerazione della tecnologia Fwa, anche quando è in grado di offrire connessioni ad altissima capacità (Nga o Vhcn)”. Con queste parole Enrico Boccardo, presidente della Coalizione del fixed wireless access (Cfwa), a poche ore dal termine della consultazione pubblica sul piano ed in attesa di vedere se il governo recepirà le osservazioni ricevute dagli operatori prima che il piano venga trasmesso a Bruxelles.

“Il Piano Italia 1 giga gode di risorse importanti derivanti dal Pnrr che possono produrre un’importante spinta verso la Gigabit society tramite un modello che integra investimenti pubblici e privati, di fatto superando l’idea della cosiddetta “rete unica” precedentemente immaginato”, prosegue Boccardo. Secondo il presidente di Cfwa, “il Piano nasce all’insegna della neutralità tecnologica ma vediamo il rischio che, a causa di alcuni criteri di valutazione nella mappatura delle reti e dei piani di sviluppo degli operatori, il Fwa offerto su architettura fissa possa essere penalizzato proprio nelle aree orograficamente svantaggiate dove, rispetto al Fiber to the home, risulta essere la tecnologia più efficace per garantire le coperture richieste. In particolare, in sede di mappatura sono stati applicati agli operatori fixed-wireless anche i modelli di sviluppo e realizzazione delle reti tipici degli operatori fissi “wired”: si tratta di criteri non direttamente applicabili ai collegamenti Fwa ed in questo modo si rischia di identificare come zone a parziale fallimento di mercato anche i territori dove sono presenti connessioni Fwa ad altissima capacità (Nga o Vhcn), così provocando una sovrapposizione degli investimenti pubblici agli investimenti dei privati vanificandone lo sforzo economico”.

Considerare le caratteristiche del territorio

“Nel Piano – prosegue il presidente – è quindi necessario considerare le caratteristiche del territorio italiano e la realtà demografica del Paese, che vede un’importante distribuzione della popolazione anche nei piccoli centri. In ragione di ciò e considerando le esperienze del recente passato, il Fixed wireless access resterà fondamentale per l’infrastrutturazione del territorio. Inoltre, un’esclusione dell’Fwa produrrebbe un’obsolescenza anticipata che causerebbe danni ai piccoli operatori attivi sul territorio, impattando fortemente sull’economia locale. Segnaliamo che il modello di sviluppo di reti Fwa è ben diverso da quello delle reti wired. Gli operatori nostri associati realizzano le infrastrutture necessarie per offrire copertura in banda ultralarga ad un mercato potenziale, ma la rete, per ragioni di efficienza e di sostenibilità economica ed ambientale, viene poi progressivamente attrezzata e sviluppata di pari passo con la richiesta del mercato. A differenza del Ftth, la realizzazione degli impianti Fwa è rapida e non invasiva, quindi il fatto che alcune unità abitative all’interno del civico sotto copertura della stazione radiobase cosidetto “passed” non siano oggi materialmente collegate con antenne Fwa installate sul tetto non significa che quelle stesse unità abitative non possano essere collegate “served” e servite in pochi giorni, proprio dove è già presente l’infrastruttura principale dell’operatore Fwa”.

 

Fonte: https://www.corrierecomunicazioni.it/digital-economy/piano-italia-1-giga-cfwa-wireless-fisso-penalizzato-serve-una-revisione/

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