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CFWA alla WISP CONFERENCE 2020: Banda Ultralarga e Digital Divide

CFWA, Coalizione del Fixed Wireless Access, è intervenuta alla WISP CONFERENCE 2020 (http://wispconference.sicetelecom.it/) per parlare di Banda Ultralarga e Digital Divide, due temi oggi ancora più attuali. Il presidente di CFWA Enrico Boccardo – intervenendo alla conferenza – ha dichiarato che la situazione di emergenza sanitaria ha evidenziato il ruolo delle reti fixed wireless per la diffusione della banda ultralarga nel nostro Paese dove ancora molte aree non sono raggiunte da connettività veloce. Durante il suo intervento, il Presidente ha illustrato quali potranno essere i nuovi scenari di business per gli operatori dell’industria FWA e in che modo i piccoli e medi operatori potranno iniziare a utilizzare altre frequenze, come la banda 60GHz per connettere sempre di più i cittadini e le imprese.

CFWA – è una associazione che raggruppa 60 operatori della filiera FWA. Come Coalizione raggruppiamo tutti gli attori della filiera del FWA, non solo gli operatori, anche i fornitori di apparati, i sistemisti e i tower operators. I numeri, in costante crescita, testimoniano che c’è una industry ormai matura che ha portato grande ricchezza sui territori in termini di economie, di lavoro e di innovazione. Per continuare a crescere abbiamo bisogno di accedere a piu’ frequenze a prezzi piu’ bassi. Abbassare i costi delle frequenze che usiamo per i ponti radio risolverebbeil digital divide di molte aree remote dove la fibra tarderà ad arrivare, perché ci permetterebbe di investire in queste zone in maniera remunerativa. L’FWA può inoltre rappresentare la soluzione per colmare rapidamente il divario digitale esistente tra il nostro Paese e gli altri partner europei.

– Il FWA in italia cresce, e cresce bene! Totale linee: 1,42 milioni di accessi
Variazione giugno 2019 – giugno 2020 +12,1%

– circa FTTC è da notare che è cresciuto esattamente quanto ha perso il DSL anche perchè sono stati aperti gli armadietti di TIM durante il primo lockdown su ordine di agcom

– circa FTTH Totale linee: 1,46 milioni di accessi si parla di SORPASSO SU FWA, si sorpasso… ma siamo a 1,46 su 1,42 anche se la variazione è significativa gli accessi sono quelli.

POSIZIONE DI CFWA SULL’USO DELLA BANDA DI FREQUENZE 60 Ghz (la seconda rivoluzione dopo il wifi)
Si è svolta nell’estate la consultazione pubblica del MISE per l’apertura di questa banda di frequenze, abbiamo partecipato e siamo in attesa dell’esito.

Si tratta di una frequenza che negli Stati Uniti, nel Regno Unito ed in altri stati in Europa è già utilizzata in modalità non licenziata per l’accesso in ambito urbano denso e per applicazione di backhaul per reti di videosorveglianza, wifi e smart city

Con questi apparati radio si creano delle celle di piccole dimensioni (200-400 metri) grazie all’installazione su pali a livello stradale in prossimità degli edifici che si intende coprire.

Consideriamo la necessità di avvalerci della banda 60Ghz come una priorità assoluta per la realizzazione di connessioni gbps in ambito urbano e non solo, potenziando quindi l’infrastruttura di accesso pesantemente messa sotto sress in questa delicata fase

Come CFWA, prevediamo una crescita continua della domanda nella banda in questo periodo di emergenza, e per livelli molto elevati è dunque urgente lo sblocco della frequenza 60GHz per dare capacità ai backhaul (multigigabit) per connettività urbana anche in aree remote, e per continuare a soddisfare i requisiti di capacità ancora più elevate di questi giorni critici.

Esistono numerosi vendor associati a CFWA e non con soluzioni disponibili su questa frequenza e/o in fase di immediato rilascio

anche il MISE è pronto visto che autorizzato sperimentazioni ad alcuni operatori nostri associati: quindi non è richiesta alcuna pianificazione radio e quindi nessun lavoro per il regolatore e nemmeno per il Ministero.
Tutta la filiera rappresentata da CFWA è pronta da anni ad usare queste frequenze: ci aspettiamo la messa a disposizone della banda 60 GHz in tempi rapidi da parte del Ministero Sviluppo Economico che ha già approvato sperimentazioni ora in corso. Manca solo la commercializzazione, ossia l’autorizzazione per gli operatori a usarle per offrire servizi al pubblico.

FREQUENZE PONTI RADIO – la proposta di CFWA per una immediata soluzione del divario digitale nelle aree remote

– una delle più importanti barriere all’ingresso che ostacola il business degli operatori che offrono connessioni Internet senza fili è rappresentato dal costo per acquisire le licenze in generale e in particolare quelle utili per i cosìdodetti ponti radio: si tratta di frequenze che vengono assegnate dal ministero dello sviluppo economico dipartimento delle comunicazioni e che servono per collegare 2 ponti radio e quindi per avvicinarsi sempre di più a casa dell’utente finale senza fare scavi

– oggi queste frequenze vengono assegnate dal ministero, secondo un listino che crea delle condizioni di svantaggio per gli operatori più piccoli perchè l’attuale normativa prevede delle forti scontistiche solo per chi acquisisce centinaia di ponti radio

– i piccoli operatori wireless regionali che avrebbero bisogno di poche decine di licenze le devono acquisire a prezzo pieno, investendo decine di migliaia di euro per comprare frequenze per collegare solamente pochi abbonati che sarebbero interessati nelle aree geografiche del nostro Paese dove Internet non arriverà mai, nemmeno con gli aiuti di Stato.

– E’ chiaro quindi che abbassando il costo di queste frequenze si potrebbe ricollegare più velocemente e più facilmente un nucleo di case sparse e quei centri dove nessun operatore individua la possibilità di avere un ritorno degli investimenti

– CFWA chiede una rimodulazione del listino delle frequenze per i primi 80 collegamenti che un operatore acquista, in modo da favorire la proliferazioni di reti locali che vanno a ricucire le aree svantaggiate ricollegandole alla rete Internet in modo che anche un operatore FWA possa individuare un ritorno degli investimenti secondo il modello di business degli operatori wireless, piu’ snelli e più abili a connettere le aree remote del nostro Paese.

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